Adesso anche nocensura.com…


 

Le attenzioni che riceviamo sono lusinghiere. Anche nocensura (http://www.nocensura.com/2012/05/le-bugie-e-le-assurdita-della.html?m=1), in questa circostanza, non si fa problemi ad associarsi al Trota e alla Brambilla nel difendere l’indifendibile e attaccare l’inattaccabile. Morte a chi rimprovera Giuliano Ferrara, dopo cose di questo tipo!

Ad ogni modo l’autore, Alessandro Raffa, indubbiamente non vanta una grande expertise in campo biomedico. Ma non è necessario possederla per parlare con cognizione di causa, è sufficiente essere al corrente di quali effettivamente siano le opinioni della comunità scientifica ed attenervisi con un certo rigore, dando il giusto peso (in casi come questo, molto molto basso) ai pareri dei dissidenti.

Raffa preferisce invece affidarsi ai soliti luoghi comuni animalisti linkando come fonti scientifiche di riferimento Beppe Grillo e novivisezione.org. Nonostante il valore scientifico nullo di queste affermazioni e delle loro fonti, le confutazioni richieste sarebbero estremamente lunghe. Fortuna che proprio per questo ci sono le nostre FAQ, che linkiamo per l’ennesima volta:

https://difesasperimentazioneanimale.wordpress.com/2012/02/14/le-faq-della-sperimentazione-animale/

Riguardo al solito argomento ad verecundiam, assolutamente mal posto, vogliamo aggiungere anche questo esempio:

https://difesasperimentazioneanimale.wordpress.com/2012/04/02/scienziati-a-confronto/

 Chi vuol parlare di scienza, dovrebbe almeno essere consapevole del significato dell’espressione “consenso scientifico”. Non serve riportare i nomi di tre o quattro sedicenti scienziati che appoggiano un’opinione dissidente e quindi tanto figa. E’ possibile trovare qualche scienziato che appoggi qualunque opinione, ma ciò non significa avere la scienza dalla propria; basti dire a titolo d’esempio che ci sono scienziati che appoggiano il creazionismo della terra giovane. All said. Alla domanda “quanti scienziati-ricercatori dobbiamo portargli per fargli capire che non sono solo il Trota e la Brambilla ad essere contro la sperimentazione animale?” io rispondo: non mi servono tutte le opinioni del mondo, mi servono FATTI scientifici. Una volta che i fatti siano acclarati, grazie al contributo della comunità scientifica, le opinioni me le faccio da solo. Per coloro che invece hanno necessità, per proprie lacune culturali (tutti abbiamo le nostre) di afidarsi al parere dei ricercatori, dovrebbe attenedere di avere dalla propria ALMENO il 50%+1 del totale. Altrimenti è fuffa.  

Infine, riguardo alla solita storia della cattivissima, terribile e crudele direttiva europea sulla Sperimentazione Animale, linkiamo la nostra risposta a Vanna Brocca:

https://difesasperimentazioneanimale.wordpress.com/2012/02/16/la-direttiva-europea-per-la-protezione-degli-animali-usati-nella-sperimentazione-una-risposta-a-vanna-brocca/

 Pensiamo semplicemente che basterebbe informarsi seriamente su ciò che si scrive. Il giornalista o chi si atteggia a tale si carica sulle spalle la responsabilità sociale di fare informazione corretta, e dunque di verificare ciò che dice da fonti primarie ed affidabili, evitando il sentito dire.

 Dopo questa introduzione, che dovrebbe già bastare a convincere il lettore (un lettore non abituato alla lettura critica, almeno) dell’inutilità della sperimentazione animale (tranne ad esempio in casi di bypass cardiaco. Ma perché mai? Forse che il cuore ce l’abbiamo uguale agli animali e il fegato diverso?), Raffa lancia delle critiche specifiche al nostro modo di argomentare, mostrando alcune delle nostre slide che lui non approva.

 Ora, il nostro stile può piacere o meno, e destare o meno simpatia. Ma prima di tutto bisogna fare riferimento alle argomentazioni scientifiche (ma comprendo i motivi per cui lo si evita … a che scopo sforzarsi, con tutti gli egregi luminari che hanno dalla loro parte?). Raffa, e non è il solo, preferisce invece concentrarsi sulla punta dell’iceberg, ovvero alcune delle nostre slide, nelle quali facciamo un uso più marcato di iperboli e provocazioni.

Ora, l’utilizzo di paragoni ed immagini forti è uno strumento tipico della propaganda antivivisezionista, che in più condisce tutte queste apparenze teatrali con una dose gargantuesca di sciocchezze e manipolazioni scientifiche che servono solo da contorno. Noi prima di tutto argomentiamo la nostra ragione, dopodiché abbiamo lo spazio per scatenare la nostra indignazione nei confronti delle calunnie e delle offese che ogni giorno riceviamo da certi sedicenti animalisti e da (pochissimi, per fortuna) pseudo scienziati della domenica, nonché dall’atteggiamento vergognoso di chi mente a se stesso e al prossimo pur di sostenere, di fatto, che il progresso biomedico con tanto di cure e benefici per l’umanità debba passare in secondo piano rispetto ai problemi di autostima e pressione sanguigna di qualche topo.  

 Infine, la nostra condanna degli atti illegali è assolutamente senza mezzi termini. E se il signor Raffa giustifica gli atti di vandalismo con dolci parole come “liberazione” e “gesto simbolico”, noi parliamo di un furto di cani di razza destinati a scopi scientifici dal prezzo di 3000€ l’uno, con danni quantificati per 250000€ ad un allevamento perfettamente in regola. Non si chiama liberazione questa, per noi è saccheggio. E i fenomeni che si osservano a Green Hill sono in piena regola quando si parla di psicologia delle masse: improvvisamente il livello intellettivo si abbassa, si perde ogni razionalità e prevalgono gli istinti, fino a portare anche al crimine.

Chi vuol fare semantica su questi termini si accomodi pure nella stanza dei filosofi da cocktail party, ma se avesse ricevuto testimonianze di ricercatori che subiscono autentiche persecuzioni come quelle che arrivano a noi, o se si vedesse arrivare a casa proiettili in busta in pieno stile mafioso perché ha preso a male parole un cane, forse tratterebbe con meno simpatia questi teppisti. Dico “forse” perché l’impressione che si ricava da articoli come questo è che si appoggi qualsiasi cosa purché risponda alla sacra regola di essere contro-il-sistema. Ma non considera che forse nel sistema c’è anche qualcosa di giusto e sensato, visto che dentro di esso ci mangiamo tutti, ci curiamo tutti, ci istruiamo tutti.

 

Ossequi,

[OI]

5 thoughts on “Adesso anche nocensura.com…

  1. Nulla di nuovo sotto il sole, è nosbroccura.com, attendibile come Di Luciano o Icke.
    Invece ciò che mi ha lasciato basito è leggere le stesse puttanate da Cosseddu sul suo blog, popolino.org: l’opinione pubblica italiana sta regredendo verso posizioni reazionarie anche senza passar dalla politica o dalla Chiesa.
    Questo Paese mi fa sempre più schifo ogni giorno che passa, devo andarmene di qui.

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  2. non pubblichi il mio commento, vero? ahahahahah non preoccuparti, Alessandro Raffa sarà felice di dichiarare con tanto di nagscreen che censurate i commenti educati di chi la pensa contro di voi, PAGATI!

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  3. è sorprendente ma logico…lo scopo di un giornale è vendere/far leggere e lo si fa con le s…sesso, sport, spettacolo,soldi, Scandalo…e a questo punto mi viene da aggiungere Sperimentazione a Scopo Sanitario. Il punto è muovere e commuovere in modo facile e poco impegnativo per il lettore, perchè non ci vuole molto a chiedere il suo contributo emotivo, basta far leva su quanto ormai presente in tutte le famiglie, un animale da compagnia…facile dire, “non si fa…” più difficile provare a chiedere un contributo scientifico che fornisca efficaci alternative. La domanda che però mi sorge spontane è…non sta diventando un fenomeno di massa che dovrebbe cominciare ad accendere qualche dubbio. Che sia la moda del momento? Favorito soprattutto dalla letteratura e dal cinema che da sempre disegnano scenari catastrofici ed apocalittici in cui gli animali si ribellano e ripristinano il “mito” del buon selvaggio in armonia con la natura e con se stesso il credo anti-scienza affonda, sul piano non letterario, le sue radici nella religiosità (spesso la visione animalista è affiancata da presupposti di ricerca di equilibrio anima-corpo che vogliono mortificare l’uno a pannaggio dell’altro) e nell’oscurantismo. E’ l’attacco della metafisica, della magia, della superstizione, più facili da intuire ma incomprensibili perché parafisiche, sulla innegabilità della materia… Il presupposto del, se ne può fare a meno, è falsa, è fallace, non è forse discutibile aprendo gli occhi? Non si muore forse meno, non si vive più a lungo? La verità è che il problema della malattia, della morte, non preoccupa il lettore di un giornale, che in quelle ore della giornata in cui si distrae leggendo, non vuole sentirsi il peso della malattia, della fine…vuole sentirsi immortale, si sente immortale…e allora questa non è una battaglia tra animalisti e non animalisti…ma tra chi vuole combattere la malattia e chi preferisce non pensarci, non sentirla nominare…

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