Gli Ignoranti la chiamano “Vivisezione”


Cercherò di fare un po’ di chiarezza, perché la confusione generata dagli animalisti è parecchia. Per comprendere la scienza, ma anche soltanto per capire gli argomenti che si intende porre in esame, sono essenziali le definizioni.

È considerata Sperimentazione Animale la totalità degli esperimenti condotti sugli animali.
È un insieme ampio ed eterogeneo che comprende anche esperimenti di mera osservazione etologica che non contemplano alcun intervento sull’organismo della cavia studiata, come ad esempio la serie di esperimenti comportamentali svolti per mezzo della celebre gabbia di Skinner.

La Vivisezione non è che un sottoinsieme della Sperimentazione Animale. Come indica il nome, essa comprende quegli esperimenti che comportano la dissezione (taglio) in vivo della cavia. In genere si tratta di esperimenti di interesse fisiologico, gran parte della conoscenza della Fisiologia Animale è stata ottenuta attraverso la vivisezione.
Va detto che “vivisezione” non è un termine in uso tra i ricercatori e non compare nelle pubblicazioni scientifiche in quanto è un’informazione imprecisa: non comunica nulla di ciò che ad uno scienziato interessa sapere. Nelle pubblicazioni scientifiche, la prima informazione che si deve comunicare è il modello sperimentale usato (o studio in vivo, o su sezioni, fisiologico, o comportamentale) e successivamente va descritta esattamente la procedura eseguita. Dicendo ad uno scienziato “ho fatto un esperimento di vivisezione” non gli si sta comunicando nulla.

I Test tossicologici costituiscono un altro sottoinsieme della sperimentazione animale, quello necessario a garantire la non tossicità di un prodotto (farmaco o cosmetico) prima di immetterlo sul mercato. I test tossicologici rivestono interesse prevalentemente in ambito della Farmacologia.

Parecchie persone, confuse e disinformate a causa delle mistificazioni della propaganda animalista, sono convinte che la sperimentazione animale consista esclusivamente in test tossicologici e la chiamano per giunta con il termini inappropriato “vivisezione”.
Ovviamente la scelta del termine “vivisezione” è una mossa strategica della propaganda antivivisezionista, poiché tale termine evoca immagini cruente, viene utilizzato con l’obiettivo di diffamare l’intera sperimentazione animale. Ciò rientra perfettamente nel quadro delle tecniche di propaganda impiegate dagli animalisti, che si basano esclusivamente sul coinvolgimento emotivo e sulla distorsione dei fatti.

La vivisezione non è che una piccola parte della sperimentazione animale, come le prostitute sono una piccola parte delle donne… chiamare la sperimentazione animale “vivisezione”, equivale a rivolgersi alle donne chiamandole “prostitute”. In entrambi i casi si usa un termine denigratorio, che identifica una parte, per tacciare il complesso e, a ben pensarci, è la stessa attitudine dei razzisti e xenofobi che basandosi sui reati compiuti da singoli immigrati traggono giudizi su un intero popolo.

Il colmo è che gli indottrinati dalla propaganda animalista finiscono per accusare noi di scegliere un termine sostitutivo più morbido “sperimentazione animale” per evitare di pronunciare “vivisezione”.

Si potrebbe obiettare che la lingua è sottoposta ad aggiornamenti continui che si basano sull’osservazione dell’uso che il popolo fa di essa, perciò se la gente usa in prevalenza “vivisezione” per intendere l’intero insieme degli esperimenti sugli animali, allora ne va dato atto promuovendo la nuova definizione del termine, sebbene oggettivamente ed etimologicamente imprecisa.

Oggettivamente i Funghi non sono Piante, sebbene la maggior parte della gente li definisca tali; i Ragni non sono Insetti, ciononostante la maggior parte della gente li definisce tali, i Crostacei non sono Pesci, eppure la maggior parte della gente li identifica come tali. Sarebbe più corretto chiamare le giraffe con il termine “coccodrillo” in quanto questi due animali sono separati da una distanza filogenetica estremamente minore rispetto a quella che intercorre tra i taxa sopraelencati.

C’è chi desidera il depauperamento della lingua per adattarla all’ignoranza del popolo, noi invece accarezziamo l’idea di un arricchimento della lingua per erudire il popolo.

La conoscenza della lingua coadiuva il discernimento tra concetti.
Orwell lo aveva capito, ed è per questo che nella sua distopia teorizza la Neolingua, il deliberato depauperamento del linguaggio come strumento di potere sul popolo.
Chiamare la Sperimentazione Animale “Vivisezione” è un esempio eccellente di Neolingua.

[MV]

Orwell

Le Bon


Aggiornamento del 18/02/2013.

Aggiungo questo sketch comico di Nanni Moretti sull’importanza del corretto uso delle parole.

93 thoughts on “Gli Ignoranti la chiamano “Vivisezione”

  1. Io invece non mi fossilizzo sui termini: sono contraria a qualunque “uso o utilizzo” di animali, per qualsivoglia fine e scopo. E lo sarei anche se fossi la sola a gridarlo sulla faccia del pianeta (ma pare sia in numerosa compagnia…!). Sperimentazione, vivisezione, test tossicologici; sono solo parole dietro alle quali si nasconde un’amara realtà di sofferenza, privazione della libertà e negazione del diritto alla vita che in una società evoluta e cosiddetta “civile” dovrebbe essere rispettata e tutelata in tutte le sue forme e manifestazioni.

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    • Ecco, se vi fossilizzaste un poco di più a ragionare non sarebbe male, invece di sbandierare continuamente in coro i vostri motti come pecore. Sei noiosa e vuota di argomentazioni, come tutti gli altri.

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    • Parli di una società evoluta, bene!

      Gli animalisti sono persone emotive, l’emotività (come i sentimenti di ira, affetto, aggressività) sono elaborati da regioni profonde dell’encefalo, regioni che vengono dette rettiliane perché sono condivise con i nostri progenitori Rettili. Gli animalisti sono persone in balia degli impeti emotivi, quindi persone propense a usare tali regioni primitive, quindi sono persone primitive.
      Le regioni più evolute dell’encefalo sono invece quelle superficiali, la Neocorteccia nella fattispecie, e presiedono all’elaborazione del ragionamento, della coscienza e dell’intelligenza. Quindi noi razionalisti siamo persone evolute… siamo noi a rappresentare l’evoluzione della specie umana.

      Inoltre, se sei interessata al benessere animale, lascia perdere la sperimentazione animale, in primo luogo perché il numero degli animali impiegati è irrisorio se confrontato a quelli destinati al consumo di carne, in secondo luogo la sperimentazione animale giova anche agli stessi animali, un esempio: la Leishmaniosi era una delle malattie più mortali tra i cani e mieteva innumerevoli vittime fino a qualche tempo fa, ma grazie alla sperimentazione su un piccolo gruppo di cani adesso si è ottenuto il vaccino in grado di salvare un numero infinito di cani. Vedi, noi usiamo la ragione e capiamo queste cose, siamo persone evolute, mentre tu, a tua detta, vuoi bloccate tutta la sperimentazione in blocco condannando ad atroci sofferenze un numero enorme di cani per non sacrificarne un numero piccolissimo… ripeto, gli animalisti sono la parte primitiva dell’umanità.

      [MV]

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      • Beh esiste tutto tranne che una cura per la Leishmaniosi allo stato attuale delle conoscenze scientifiche. Viene utilizzato una cura “bloccante” ovvero il Glucantime che elimina una parte dei batteri della Leishmania nel sangue. Questa rimane latente a vita e prima o poi porta alla morte del soggetto! Come malattia vi sono somiglianze con la malaria nell’uomo. Visto che ti fregi di usare la ragione, bene, accendi la corteccia celebrale informati un pò meglio e poi commenta!! E non copiare pezzi da Wikipedia che è piuttosto palese!

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    • Il diritto esiste solo per gli umani, che lo hanno creato, non è una realtà naturale. Quanto alla sofferenza, è sempre esistita al mondo e sempre esistera. Si tratta solo di vedere in quali casi è giustificata da un bene più grande.

      [OI]

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    • Hai perfettamente ragione!
      Dovremmo tornare al tempo in cui gli ospedali erano pieni di malati di malattie infettive.
      Dovremmo impedire a Forlanini di sperimentare il pneumatorace per curare la tubercolosi.
      Dovremmo guardare i bambini morire di meningite.
      Dovremmo vedere le donne morire di parto, o di lupus o di lebbra o di epatite (ti assicuro che mia madre ha avuto pazienti di queste malattie in MASSA fino a poco più di 20 anni fa).
      ovviamente il tumore è colpa della medicina moderna, anche se è noto dai tempi degli antichi egizi, ma si sa, gli egiziani erano lobbysti di bigpharma.
      Se invece nasci con un cuore ballerino, un fegato malconcio, un rene pigro, beh, crepa! perché il pacemaker non lo abbiamo creato e i trapianti… neanche a parlarne!
      E se hai il diabete è giusto tu soffra, perché non possiamo mica sintetizzare l’insulina a danno dei poveri animaletti pucciosi pucciò.

      E tutto questo per salvare dei topi, dei moscerini o qualche maiale.

      Mi sembra tutto molto civile.

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      • Walter, mi dispiace intromettermi nel tuo chiacchiericco garattinese da bar..stile “grazie alla vivisezione curiamo tutto”..anche perchè mi piacerebbe capire quali animali hanno il lupus..ah..ah..ah..sempre divertente questo blog…cmq riporto un pò di realtà :

        Crolla il valore scientifico del topo come modello delle malattie letali nell’uomo
        (Mice Fall Short as Test Subjects for Human’Deadly Ills)
        Per decenni, i topi sono stati la specie più utilizzata nello studio delle malattie umane. Ma adesso i ricercatori hanno ottenuto la prova che il modello murino sia stato totalmente fuorviante per almeno 3 diversi tipi di patologie mortali (sepsi, traumi e ustioni). Di conseguenza, essi affermano, che anni di lavoro e miliardi di dollari sono stati sprecati seguendo false piste.
        “Il nostro articolo apre la possibilità ad una situazione parallela di essere presente”, dice il Dr. H. Shaw Warren, un ricercatore sulla sepsi all’Ospedale Generale del Massachusetts e uno degli autori principali del nuovo studio.
        L’articolo, pubblicato lunedì in “Proceedings of the National Academy of Sciences”, aiuta a spiegare perché sono falliti tutti i circa 150 farmaci, testati con enorme dispendio su pazienti affetti da sepsi. Tutti i test farmacologici si basavano sullo studio dei topi. E adesso viene dimostrato che i topi possono avere qualcosa che assomiglia alla sepsi negli uomini, ma in realtà è una condizione molto diversa da quella umana.
        Esperti medici non legati a questo studio hanno detto che i risultati dovrebbero cambiare il corso della ricerca a livello mondiale per tale fatale e frustrante patologia. La sepsi, una reazione potenzialmente mortale che avviene quando il corpo prova a lottare contro un’infezione, colpisce 750 000 pazienti all’anno negli USA, uccide da un quarto alla metà di essi e costa alla nazione 17 miliardi di dollari all’anno. E’ la principale causa di morte nelle unità di terapia intensiva.
        “Questo è un cambiamento rivoluzionario”, dice il Dr. Mitchell Fink, un esperto della sepsi dell’Università della California di Los Angeles, riguardo al nuovo studio.
        “E’ strabiliante”, dice il Dr. Richard Wenzel, ex direttore del dipartimento di medicina interna alla Virginia Commonwealth University e già redattore del ‘New England Journal of Medicine’. “Hanno assolutamente ragione”.
        Risposte immunitarie potenzialmente fatali avvengono quando il sistema immunitario di una persona iperreagisce a ciò che percepisce come un segnale di pericolo, incluse molecole tossiche da batteri, virus, funghi o proteine rilasciate da cellule danneggiate da traumi o ustioni, dice il Dr. Clifford S. Deautschman, che dirige le ricerche sulla sepsi all’Università della Pennsylvania e non ha fatto parte dello studio.
        Il nuovo studio, che è durato 10 anni e ha coinvolto 39 ricercatori in tutto il Paese, è iniziato studiando i globuli bianchi di centinaia di pazienti con gravi ustioni, traumi o sepsi, per vedere quali geni venivano usati dai globuli bianchi nel rispondere a questi segnali di pericolo.
        I ricercatori hanno trovato alcune informazioni interessanti e accumulato un grande numero di dati, rigorosamente raccolti, che dovrebbero contribuire a far progredire il settore, ha detto Ronald W. Davis, esperto di genomica presso la Stanford University e autore principale del nuovo studio. Alcuni dati sembravano consentire la previsione di chi sarebbe sopravvissuto e chi sarebbe finito in terapia intensiva, aggrappandosi alla vita e, spesso, morendo.
        Il gruppo aveva cercato di pubblicare le sue scoperte in diversi giornali. Un’obiezione, afferma il dottor Davis, era stata che i ricercatori non avevano dimostrato come i topi fornissero la stessa risposta genica.
        “Erano così abituati a fare studi sui topi che per loro era quello il solo modo di convalidare le cose”, ha detto. “Hanno la cura dei topi talmente radicata che dimenticano che noi stiamo, invece, cercando di curare gli esseri umani.”
        “Questo ci ha fatto pensare”, ha continuato. «Lo stesso avviene nei topi, oppure no?”
        Il gruppo decise di indagare, aspettandosi di trovare alcune somiglianze. Ma quando i dati furono analizzati, non ve ne era alcuna.
        “Eravamo proprio spiazzati” ha detto il dr.Davis.
        I fallimenti dei farmaci divennero chiari. Ad esempio, un gene poteva essere attivato spesso nei topi, mentre il gene equivalente veniva soppresso negli esseri umani. Una sostanza che agiva nei topi disattivando un gene poteva avere una risposta letale nell’uomo.
        Ancora più sorprendente, ha affermato il dr Warren, è che condizioni diverse nei topi – ustioni, traumi, sepsi – non creavano la stessa risposta. In ognuna di queste condizioni entravano in azione gruppi di geni diversi, mentre negli esseri umani geni equivalenti vengono utilizzati in tutte e tre le condizioni. Questo significa, ha detto il dr Warren, che se i ricercatori possono trovare un farmaco che funziona per una di quelle condizioni nell’uomo, potrebbe funzionare per tutte e tre.
        I ricercatori hanno provato per più di un anno a pubblicare il loro studio, che ha dimostrato non esserci alcuna relazione tra le risposte genetiche dei topi e quelle degli esseri umani. L’hanno presentato a Science e Nature, nella speranza di raggiungere un vasto pubblico, ma entrambi i giornali lo hanno rifiutato.
        Science e Nature hanno dichiarato che la loro politica è di non fare commenti su di un documento rifiutato, e nemmeno di far sapere se è stato presentato. Ma, Pinholster Ginger di Science ha dichiarato: la rivista accetta solo circa il 7 per cento dei circa 13.000 studi presentati ogni anno, quindi non è raro che uno studio debba girare a lungo.
        Inoltre, il dr Davis ha detto, i revisori non avevano evidenziato errori scientifici. Invece, ha dichiarato, la risposta più comune è stata “Deve essere sbagliato. Non so il motivo per cui è sbagliato, ma deve essere sbagliato.”
        I ricercatori si volsero, dunque, verso Proceeding of the National Academy of Sciences. In qualità di membro dell’accademia, il dottor Davis poteva suggerire i recensori per il suo studio e propose i ricercatori che pensava avrebbero dato al lavoro la giusta attenzione. “Se a loro non piace, voglio sapere perché”, ha detto. I revisori hanno consigliato la pubblicazione e il comitato di redazione della rivista, che valuta in modo indipendente gli studi, ha concordato.
        Alcuni ricercatori, leggendo lo studio oggi, dicono che sono stupefatti, allo stesso modo i cui i ricercatori lo furono quando videro i dati.
        “Quando ho letto lo studio, sono rimasto sbalordito da quanto i dati provenienti dai topi siano sbagliati,” ha detto il dott. Fink. “E ‘davvero incredibile – non vi è alcuna correlazione. Questi dati sono così convincenti e così consistenti che penso che gli enti di finanziamento ne stiano prendendo nota. “Fino ad ora, ha detto,” per ottenere i finanziamenti, si doveva proporre esperimenti che utilizzavano il modello animale.”
        Eppure c’era sempre stato un indizio importante che i topi non potevano davvero imitare gli esseri umani in questo ambito: è molto difficile uccidere un topo con una infezione batterica. I topi hanno bisogno di un milione di volte più batteri nel sangue rispetto a quelli che uccidono una persona.
        “I topi possono mangiare spazzatura e cibo che è in giro ed è marcio,” ha detto il Dr. Davis. “Gli esseri umani non possono farlo. Siamo troppo sensibili “.
        “Questo è un documento molto importante”, ha dichiarato il Dr. Richard Hotchkiss, un studioso di sepsi alla Washington University che non ha partecipato allo studio. “Esso dice con forza – di andare dai pazienti e prendere le loro cellule. Prendere i loro tessuti ogni volta che si può. Prendere le cellule dalle vie respiratorie. ”
        “Per capire la sepsi, si devono studiare i pazienti”, ha detto.
        Questo studio è stato revisionato
        Correzione: 11 febbraio 2013
        Una precedente versione di questo articolo ha errato nell’indicare la posizione del Dr Wenzel. Egli è stato presidente del Dipartimento di Medicina Interna della Virginia Commonwealth University. Attualmente non ne è il presidente.

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      • Un paio di note a questo articolo. Un paio di cose che forse ad una mente brillante come la tua sono sfuggite.
        1) Questo articolo è la palese dimostrazione che i ricercatori mettono costantemente in dubbio ogni cosa, anche il modello animale fino ad ora sempre utilizzato, contrariamente a quanto affermate voi animalari. E stiamo parlando di sole 3 patologie (sepsi, traumi e ustioni).
        Il fatto che si sia scoperto che si tratta di un modello poco affidabile in questi 3 casi non significa che lo sia sempre. È come dire che l’auto è un pessimo mezzo di trasporto perché non posso usarla per andare in Sardegna: per andare in Sardegna sceglierò un nuovo mezzo di trasporto, magari una nave, ma finché devo muovermi sulla terraferma l’auto resta un ottimo mezzo di trasporto. E nel nostro caso i topi sono auto, mentre sepsi, traumi e ustioni rappresentano il mare. Servirà trovare una nave, che potrebbero essere i cani, per quanto ne sappiamo. Ciò non toglie che i topi saranno comunque ancora necessari nei casi in questione per studiare l’eventuale tossicità dei farmaci che si studiano per curare queste patologie: mi auguro non pensi davvero che il fatto che inizieranno ad utilizzare direttamente i tessuti dei pazienti implichi il fatto che appena trovato qualcosa di efficace lo danno ai pazienti così, a casaccio.
        2) Questa scoperta è una buona notizia tanto per la nostra salute, quanto per voi animalisti. Sapere che i topi sono un cattivo modello per queste patologie ne ridurrà considerevolmente il numero utilizzato, e trattandosi di patologie che causano un elevato numero di morti sicuramente erano molto studiate.
        3) Questa scoperta potrebbe richiedere l’approfondimento dello studio del modello murino: perché il sistema immunitario del topo è così efficiente? Possiamo fare qualcosa per modificare il nostro sistema immunitario e renderlo più simile a quello murino come efficacia?

        Non devi leggere solo le cose che ti interessano in un articolo. Perché una notizia così, ad una mente aperta che sa usare il ragionamento logico, dice molto di più di quello che pensi. E come al solito finisci per fare figure di merda, arrivando di gran carriera con notizie che sembrano scuotere l’intero mondo scientifico dalle fondamenta e che invece sono notizie sì importanti ma non tanto quanto immagini, e soprattutto potrebbero avere risvolti decisamente sgraditi (come nel caso eventuale in cui il modello adatto per queste patologie fossero i cani, che sono già ottimi modelli per diabete e malattie cardiovascolari).

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      • “mi piacerebbe capire quali animali hanno il lupus”

        l’uomo, per esempio…
        non volete il bene e la salvezza di tutti gli animali? indistintamente?
        che fai? ti contraddici?

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    • Certo Claudia, se questo è il tuo pensiero fai benissimo a sostenerlo. Io personalmente apprezzo le persone rigorose e pure come te. Soprattutto le apprezzo per la loro coerenza. Non accettano e non accetteranno mai i farmaci che sono somministrati per la cura delle malattie, da una tendinite al cancro. Mai. Tutti i farmaci sono sperimentati su animali attraverso un iter che ora è poco importante approfondire visto che neppure t’interessa molto (a proposito, troverai molte informazioni su questo sito se vorrai leggere qualcosa).
      Hai proprio ragione, non fossilizziamoci sui termini. Occorre coerenza una buona volta e cerchiamo di stare alla larga da ospedali e farmacie, luoghi di sopruso, sofferenza e morte.
      Grazie per il tuo esempio che lasci su questo blog, se ne sentiva il bisogno.

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    • Ti faccio una domanda: quando ti ammali prendi farmaci per curarti oppure no?Se mai dovessi ammalarti gravemente, tu o un tuo caro (COSA CHE ASSOLUTAMENTE NON AUGURO A NESSUNO) vorresti una cura per il tuo male o ti lasceresti morire in nome della tutela degli animali?

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    • Claudia, il modo in cui argomenti è corretto ma devi accertarti prima che la tua vita non sia in nessun modo facilitata da ciò che implica Sperimentazione Animale, Test Tossicologici, Vivisezione.
      Faccio un esempio: prendi Oki, Aspirina, Tachipirina, Reactine o Pillola Anticoncezionale? Se si, o smetti di prenderli oppure sei ipocrita. E soprattutto: non pensare che se li prendi “naturali” siano meglio, perché quei prodotti che sono “vivisection free” NON sono stati testati (quindi sono potenzialmente tossici) oppure si basano su formule già testate da altri su animali per cui la ditta che ti propone il “vivisection free” fa bella figura perché lei non la fa e in realtà basa la sua fortuna sul fatto che altri hanno fatto i test in passato.
      È facile essere contro tutto questo e poi però beneficiarne quando serve.

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    • La prossima volta che vai dal dentista fatti trapanare senza anestetico, ipocrita !
      chissà quanto aulin ti cali ogni volta che ti viene il mestruo….
      per non parlare degli stivali in pelle che ti metti, vero ?

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  2. Claudia, che ne dici del diritto di vita delle piante? E di delle vite degli insetti che le gomme e la carrozzeria della tua automobile si portano via ogni volta che la usi? Perché non rispettare la vita dei batteri e dei virus che condanni a morte sicura quando ti curi le malattie? Non è un’ingiustizia enorme a cui non fai caso?

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    • Ora che è stato sciorinato l’elenco dei classici luoghi comuni, dimenticando tuttavia le cinture di pelle e le zanzare, e il più importante (“Come ti comporteresti se tuo figlio fosse colpito da una grave malattia? Sceglieresti di non curarlo dato che i farmaci sono stati sperimentati sugli animali?…), non mi resta che ribadire il concetto, il MIO pensiero, se ancora si è liberi di esprimersi democraticamente: sono contraria a qualunque “uso o utilizzo” di animali, per qualsivoglia fine e scopo. Punto. Ciò non significa che sia sfavorevole o ostile alla ricerca scientifica, anzi, come giustamente afferma Niki, ne auspico lo sviluppo e la diffusione attraverso metodi alternativi.
      Caro Mario, al contrario di quanto si crede comunemente, le pecore sono animali intelligenti; ogni pecora sa riconoscere fino a 50 altre pecore solo dalle caratteristiche facciali, e riesce a ricordare ciascuna faccia anche dopo due anni di separazione.
      Le pecore hanno una risposta tremedamente positiva agli umani che sorridono o ridono, a differenza che con gli umani che aggrottano la fronte o hanno un’espressione triste. Secondo quanto dichiara il capo-ricercatore dr. Keith Kendrick, neuroscienziato : “Questo apre la possibilità che abbiano una vita emozionale molto più ricca di quanto noi immaginiamo”.

      Scrive MV: “Vedi, noi usiamo la ragione e capiamo queste cose, siamo persone evolute, mentre tu, a tua detta, vuoi bloccate tutta la sperimentazione in blocco condannando ad atroci sofferenze un numero enorme di cani per non sacrificarne un numero piccolissimo… ripeto, gli animalisti sono la parte primitiva dell’umanità.”

      Evidentemente si finge di non capire: non si vuole bloccare “tutta” la sperimentazione, come erroneamente dici tu, non l’ho mai affermato! Chiedo soltanto che non vengano usati animali; inoltre il raffronto con il numero degli animali destinati al consumo di carne per me non vale, dato che sono vegetariana…Ti lascio invece qualcuno di quelli che definisci “un numero piccolissimo”, il tributo animale alla sperimentazione:
      150 milioni di animali uccisi ogni anno nel mondo, 12 milioni in Europa, e in Italia quasi 900mila vengono sacrificati in 600 stabulari. (fonte: http://www.corriere.it)

      E ancora: “Il diritto esiste solo per gli umani, che lo hanno creato, non è una realtà naturale”.

      Informati: gli animali sono tutelati da leggi comunitarie e nazionali, create dall’uomo per difendere i più deboli. Certamente c’è ancora molta strada da fare, ma lentamente ci stiamo arrivando (vedasi per esempio la petizione europea STOP VIVISECTION, che mira a raggiungere 1 milione di firme per poter modificare la normativa vigente e con la quale i cittadini europei chiedono alla Commissione europea l’abrogazione della direttiva 2010/6 3/UE – detta “per la protezione degli animali utilizzati a scopi scientifici”-, con la presentazione di una nuova proposta di direttiva che sia finalizzata al definitivo superamento della sperimentazione animale e che renda obbligatorio per la ricerca biomedica e tossicologica l’utilizzo di dati specifici per la specie umana in luogo dei dati ottenuti su animali).

      Per concludere, il fatto che vi riteniate superiori agli animali è assodato da tempo…novità assoluta invece la teoria secondo la quale vi auto-eleggete come “razza superiore” rispetto al resto dell’umanità! Infatti scrive MV: “…Quindi noi razionalisti siamo persone evolute… siamo noi a rappresentare l’evoluzione della specie umana”.
      Solo presunzione o nostalgie oppressive e tiranniche, deleterie, di antica memoria?

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      • Potresti per favore suggerirmi un modello sperimentale alternativo a quello animale per lo studio… chessò… del sistema nervoso centrale, per esempio? Prelevo un campione di tessuto cerebrale e lo annaffio finchè non diventa un cervello?

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      • gli animali sono tutelati da leggi comunitarie e nazionali, create dall’uomo per difendere i più deboli.

        Ecco, bravissima… leggi CREATE DALL’UOMO. L’uomo, come specie, non obbedisce alle leggi, le CREA.

        Evidentemente si finge di non capire: non si vuole bloccare “tutta” la sperimentazione, come erroneamente dici tu, non l’ho mai affermato! Chiedo soltanto che non vengano usati animali

        E io non dico che non devi postare commenti su questo blog, dico solo che non devi usare internet per farlo.


        150 milioni di animali uccisi ogni anno nel mondo, 12 milioni in Europa, e in Italia quasi 900mila vengono sacrificati in 600 stabulari.

        Ohmamma quanti! Ora mi suicido! Allora, facciamo due conti… un gatto lasciato libero uccide 5-6 animaletti al giorno. in un anno vuol dire circa 1900. Quanti milioni di gatti ci sono al mondo? Fa’ un po’ te. Forse dovremmo far estinguere i gatti.

        [OI]

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      • “Ora che è stato sciorinato l’elenco dei classici luoghi comuni, dimenticando tuttavia le cinture di pelle e le zanzare, e il più importante (“Come ti comporteresti se tuo figlio fosse colpito da una grave malattia? Sceglieresti di non curarlo dato che i farmaci sono stati sperimentati sugli animali?…)”. Luoghi comuni a cui non rispondete mai però. Dato che parlate di vita animale in termini assoluti, quando vi si fa notare che dovreste applicare il vostro ragionamento anche a tante altre attività della vostra vita non trovate modo migliore di rispondere che dire “luoghi comuni”. Spiegateci perché non possiamo usare animali per sperimentare oggi che ne abbiamo bisogno, ma possiamo tranquillamente ucciderne altri andando in bicicletta o usando la macchina senza doverci sentire in colpa. Spiegateci la differenza. Invece niente, bastano due paroline magiche -luogo e comune- e subito vi sentite apposto col ragionamento e partite con le invettive, speranze, contro-ragionamenti.

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      • ” inoltre il raffronto con il numero degli animali destinati al consumo di carne per me non vale, dato che sono vegetariana… ”
        Ho sempre trovato particolare questo modo di rispondere dei vegani/vegetariani quando si confrontano i numeri delle sperimentazione con quelli della macellazione. Cose del tipo:
        “sono in disaccordo anche con l’utilizzo degli animali nell’alimentazione, quindi questa argomentazione non ha alcuna validità per me” “il mio non consumo di animali inficia la tua argomentazione sul massiccio utilizzo degli animali nell’alimentazione”

        Io trovo la cosa parecchio strana: se vi basta non consumare carne, e quindi boicottare nel vostro piccolo l’utilizzo di animali negli allevamenti perché non estendere anche all’ambito farmacologico e medico questo tipo di lotta? Perché non vi è la stessa tenacia e violenza, la stessa ossessione (spiegherò più avanti questa scelta lessicale) nel combattere l’allevamento o il consumo di derivati animali? O anche perché sorvolate così ampiamente sulle derattizzazioni, (operazioni durante le quali vengono uccisi grandi quantità di topi con metodi non certo indolori semplicemente perché di problemi logistici [mi soffermo solo su questi tipi di problemi, se iniziassi a parlare di epidemie e di igiene pubblica potrei essere bollato con vassallo di Big Pharma ] )?
        Eppure i numeri sono notevolmente più alti e i metodi più crudi… Utilizzando il rasoi di Occam ho pensato che la spiegazione più semplice fosse che i ricercatori e la scienza sono i bersagli più deboli e più vulnerabili, chiusi nei loro laboratori e che uno scarso seguito popolare (causa sia la natura “elevata” delle loro competenze, (poco comprensibili ai più) e la loro veste di detentori del sapere “ufficiale” [il complottismo dilaga ormai nelle menti del popolo italiano]), mentre sull’altro fronte si ha una forte e radicata consuetudine alimentare. Inoltre risulta più facile convincere un italiano che la scienza è scritta male dagli scienziati perché questi si sono venduti, che non cercare di togliere la porchetta dal suo panino.

        La sperimentazione animale è alla base anche di moltissimi studi etologici: gli esperimenti o le osservazioni (magari tramite elettroencefalogrammi [sto sparando a caso]) che hanno permesso all’uomo di scoprire questa insperata intelligenza nelle pecore, fanno parte della grande ed eterogenea branca della sperimentazione animale (vi prego voi specialisti, correggetemi se sparo cavolate) che la petizione STOP VIVISECTION si premura tanto di abolire su tutto il solo europeo (sì, perché sebbene abbia questo nome nel testo non figura la parola “vivisezione” a il più corretto termine di “animal experimentation” ).

        Inoltre vedo spesso gli animalisti criticare la sperimentazione animale perché vengono testati anche prodotti cosmetici sugli animali. La domanda che sorge spontanea ogni volta è: “Ma state criticando una metodologia di ricerca scientifica o il fine per cui viene utilizzata tale metodologia?” Sarebbe un po’ come criticare l’utilizzo della corrente elettrica perché ci sono le sedie elettriche.

        Altro particolare che mi suona sempre dissonante è che moltissime persone senza le adeguate competenze ritengano che si possa già fare a meno dei modelli animali quando molti ricercatori che studiano anni queste branche della scienza continuino a sostenere il contrario. Eppure la maggioranza non competente pretende di decidere cosa è scientificamente possibile e cosa no. È come costringere la Fiat a fare auto senza ruote perché siamo nel 2013, è ora che la si smette con queste auto attaccate al solo e si inizino ad usare le auto volanti, in barba alle lobby dell’asfalto che campano sul consumo delle strade (per non parlare delle lobby si pneumatici!).

        Devo dire che il paragone con le prostitute è di una eleganza meravigliosa: scomodo, diretto, efficacie ed estremamente coerente a livello logico! I miei complimenti 🙂 (i temi per queste analogie sono spesso triti e ritriti e il tuo non è poi così originale, però ha avuto un’ottima resa)

        Non credo che MV o la Resistenza Razionalista cerchino di auto-eleggersi a razza superiore: semplicemente si ritiene un esponente più rappresentativo dell’evoluzione della specie umana di te (argomentando l’uscita dell’uomo dalla selezione naturale con il suo utilizzo del raziocinio a scapito dell’istinto e dell’emotività nelle tematiche relative alla sopravvivenza e all’ambiente che lo circonda).

        Space_Walrus

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      • Cara Claudia,
        per caso sono capitato su questo blog, occupandomi in questo momento di farmaci e del loro abuso e sopruso. Ti sussurro una cosa all’orecchio, per timore d’esser sentito dagli Acuti, e anche perché magari, non appartenendo alla mirabile élite, la cosa ti è sfuggita: stai continuando a seminar perle a un porcilaio di fascisti. Lascia perdere, Claudia, non ne vale la pena. E poi scrivi talmente bene che non credo ti possano proprio capire. Hai notato che nessuno di loro sa scrivere? Buffo no? Sedicenti Illuminati Razionalisti, in realtà Spenti Cacografici. Un abbraccio. Carlo

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      • che il diritto naturale non esista solo per gli umani è vero, ma credo che s’intendesse che il diritto è etica creata dall’essere umano (che poi l’ha esteso anche in molti casi agli animali) e non esiste in natura. In natura, come si dice, ogni gazzella si alza al mattino e sa che dovrà correre per non finire orrendamente sbranata dal leone (che non si pone problemi sul procurare una morte più dolce o risparmiare inutili sofferenze alla gazzella). Io rispetto i vegetariani e chi è coerente con la propria scelta di vita. Ma non significa che la scelta vegetariana sia moralmente più alta di quella di un onnivoro o che sia preludio di un miglioramento dell’ambiente terrestre.

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  3. resistenzarazionalista ha scritto:
    “Vedi, noi usiamo la ragione e capiamo queste cose, siamo persone evolute, mentre tu, a tua detta, vuoi bloccate tutta la sperimentazione in blocco condannando ad atroci sofferenze un numero enorme di cani per non sacrificarne un numero piccolissimo… ripeto, gli animalisti sono la parte primitiva dell’umanità”.

    Credo che Claudia volesse ribadire il concetto che bisognerebbe incentivare la strada dei metodi alternativi ed io sono d’accordo con lei.
    Poi mi chiedo per quale motivo si debba usare il “ricatto” del male minore ……anche questo è un mantra trito e ritrito al pari delle cosidette “fandonie animaliste”.
    La sofferenza di UN cane mi fa star male quanto quella di 100, non è un paragone eticamente corretto e me ne frego anche della tiritera del sacrificio di esseri “inferiori” per un bene piu’ grande.
    Ho conosciuto parecchi cani intellettualmente piu’ svegli ed evoluti di certi esseri umani.
    Certo, anche io prendo farmaci quando ne ho necessità estrema, mi chiedo soltanto PERCHE’ continuare a testare cose già testate, e auspico che da qui in avanti si cambi rotta. Inoltre credo che la scienza DEBBA evolversi in una dimensione piu’ coerente ed eticamente accettabile. Non si puo’ tornare indietro ma auspico e rivendico un cambiamento anche se si viene catalogati come parte di umanità primitiva.
    Libero e arbitrario concetto attribuito da chi umilmente definisco “primitivo scientifico” nel senso di persona istruita e ancorata a dogmi preesistenti, e mentalmente poco incline al rispetto delle idee altrui a causa di una spiccata autoreverenza.

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  4. io trovo che fare esperimenti x trovare soluzioni a malattie incurabili, sia una cosa quasi normale, è quando vengono fatti esperimenti stupidi tipo testare il fumo di sigarette o le creme solari o puttanate varie, tutto ciò sugli animali, x me è uno spreco e una cosa stupida…
    nn son mai stato animalista, e sono uno pro-caccia, nn caccio ma conto il fatto che è il lavoro piu antico del mondo, quindi essere sopra gli altri animali è una cosa nata col tempo, però nn trovo giusto il fatto di usarli x esperimenti inutili, condivido che vengano mangiati, ma che possano fare una vita decente, nn immobili fatti ingrassare in fretta, che poi la metà delle carni verrà buttata

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      • Magari non voleva dire proprio creme solari, ma, per esempio, cosmetici come eyeliner, fondotinta e compagnia bella. Lì sarei d’accordo anche io a non sperimentarli sugli animali dato che è un “surplus” alla vita quotidiana, ma di certo non pu0oi fare di tutta l’erba un fascio… Le SA sono necessarie per tutti e non saranno sicuramente degli ignoranti animalari a farle terminare.

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      • (Catastrophistic Mode: ON) Anzi, ora più che mai (per il buco nell’ozono) si dovrebbero utilizzare quasi anche d’inverno le creme solari!(Catastrophistic Mode: OFF)

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    • Allora ti farà piacere il fatto che i cosmetici non si testino più sugli animali (ed era ora) per legge, e a quanto mi risulta di studi sul fumo ce ne sono davvero pochi (a meno che non si stia facendo confusione con i “ricettori nicotinici” che con la nicotina non c’entrano nulla).

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  5. con tutto il rispetto per i curatori del blog (rispetto che, a dir la verità, è piuttosto altalenante per quanto mi riguarda.. perchè se da un lato è pressocchè inopugnabile la loro preparazione in materia, dall’altro trovo alquanto sgradevole la tracotanza con cui ne danno sfoggio in certe repliche..posso anche capire che a volte si trovino a rispondere a commenti non troppo coerenti e/o lusinghieri, ma trovo ben poco elegante questo modo di porsi..ma immagino che l’eleganza, non essendo un parametro applicabile al metodo scientifico o al razionalismo, sia di ben poco conto per loro.)

    volevo chiedere se a nessuno dei lettori ha suscitato un certo fastidio l’accostamento fatto fra sperimentazione animale/vivisezione e donne/prostitute… immagino che l’autore del post cercasse un esempio satirico o calzante(in questo ultimo caso a mio avviso ha preso proprio una cantonata), ottenendo però a mio parere solo un’enorme caduta di stile rispetto al resto del post che cmq mantiene un filo piuttosto obiettivo…beh certo escludendo anche il passaggio successivo in cui si tirano in ballo addirittura piaghe sociali come “razzismo” e “xenofobia” che suonano sinceramente accuse abnormi e ridicole…soprattutto se poi fra i commenti a margine del post si leggono dichiarazioni da parte dell’autore del tenore di “noi razionalisti siamo persone evolute… siamo noi a rappresentare l’evoluzione della specie umana. [… ] ripeto, gli animalisti sono la parte primitiva dell’umanità.”

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    • scusa, ma dove starebbe il problema? Esistono le prostitute? Si. Rappresentano (nel bene e nel male, non è un giudizio) tutte le altre donne sul pianeta? No. Non fissiamoci sul politically correct…

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    • Sinceramente invece ho trovato calzante il confronto SA/vivisezione = donne/prostitute: forse non è particolarmente raffinato, ma è semplice e chiaro nel concetto che vuole esprimere.

      Le prostitute sono indubbiamente donne, ma sono donne che svolgono un mestiere comunemente ritenuto deplorevole da un punto di vista morale e definire una donna “prostituta” ha un significato offensivo.
      La vivisezione è una pratica indubbiamente discutibile sotto il profilo etico (io trovo tuttavia sacrificabile ogni animale, se può portare benefici futuri all’uomo e agli altri animali) che consiste, analizzando l’etimologia del termine, unicamente nella dissezione dell’animale vivo (e secondo la normativa vigente è da eseguirsi in anestesia totale e con analgesia successiva all’intervento a meno di casi particolari che dovranno essere approvati dal comitato etico esterno a cui la proposta di sperimentazione viene fatta previa dimostrazione della necessità assoluta del non utilizzo di anestesia e/o analgesia). È anche vero però che in passato, quando le leggi non erano così severe (ricordo comunque che in Italia l’anestesia è obbligatoria per legge dal 1986) si è fatto ampio uso della vivisezione, anche senza l’uso di anestetici, anche per la mancanza di strumenti di screening o tecniche chirurgiche più efficienti (quello che oggi si può fare con una TAC magari 40 anni fa non era possibile, così come magari un piccolo intervento sulla cavia, oggi eseguibile in laparoscopia, non era possibile e necessitava del taglio vero e proprio). È in funzione di questi esperimenti “antiquati” che gli attivisti definiscono tutta la Sperimentazione Animale “vivisezione”, definendola una crudele tortura.
      Come qualcuno meglio di me le potrà spiegare ormai il taglio dell’animale serve a poco grazie alle nuove tecnologie (ovviamente testate su animali) a nostra disposizione, e quindi sperimentazioni che riguardano lo studio dell’evoluzione di malattie possono compiersi con periodiche TAC, RMN o prelievi di qualche goccia di sangue, per dirne alcune. Decisamente diverso: eticamente discutibile quanto vogliamo, ma estremamente lontano da quello che vogliono farci credere.

      Adesso, se una persona sente parlare di prostitute pensa a delle donne vestite in modo molto succinto, che di notte si mettono a bordo strada in attesa di clienti a cui vendere il loro corpo, ed avrà un giudizio negativo. Se questa stessa persona sente parlare di donne invece penserà ad individui di sesso femminile in genere, potrebbe idealizzare l’immagine della donna facendo indossare all’individuo che immagina pensando a “donna” una gonna, facendole portare dei capelli lunghi, degli orecchini, una collana, scarpe coi tacchi… ma alla fine avrà un giudizio neutrale o positivo su ciò di cui si sta parlando.
      Allo stesso modo chi sente parlare di vivisezione immagina immediatamente animali squartati, e indubbiamente avrà un giudizio negativo. Ma sono certo che l’individuo medio che sente al telegiornale notizie del tipo “scoperta grazie a studi sui topi proteina che inibisce lo sviluppo delle cellule tumorali che potrebbe portare ad importanti sviluppi nella ricerca della cura ai tumori” avrà tutt’altro atteggiamento, molto probabilmente ne sarà felice. Nessuno ha parlato di vivisezione, ma di esperimenti svolti su animali e del loro fine. Anche il fine è troppo spesso dimenticato dagli antivivisezionisti: parlano di squartare e tagliare, decontestualizzano il tutto, tolgono dai loro discorsi il fine ultimo della sperimentazione in questione (vd. il test di nuoto forzato, importantissimo, ma che per loro si riduce a “vedere quanto tempo ci mette il topo ad affogare”, anche se in quel test il topo non muore, ma viene tolto dall’acqua appena “si arrende” e smette di tentare di fuggire).
      Loro prendono una piccola parte delle pratiche svolte nella SA, la parte peggiore, la spogliano di ogni significato e scopo tralasciando anche le leggi che la regolano, e la rendono una metonimia dell’intera sperimentazione animale.
      Utilizzare prostituta come sinonimo di donna è la stessa cosa, prendo una parte delle donne, la più “immorale”, spoglio il mestiere di ogni contorno (dimenticando ad esempio che molte sono costrette a farlo dai loro papponi, o che potrebbero non aver trovato altro modo per procurarsi il pane), e mantenendo solo le connotazioni negative del termine uso “prostitute” come metonimia per “donne”.
      Si tratta di un artificio linguistico identico in entrambi i casi.
      L’unica cosa che si può contestare è la poca “finezza” dell’analogia in questione, ampiamente ripagata dalla sua semplicità e chiarezza di significato.

      Anche razzismo e xenofobia sono abbastanza calzanti a mio parere come esempi.
      Tipico atteggiamento razzista: “maledetti ne*ri mangiabanane del ca**o, perché non se ne stanno a casa loro invece di venire a rubarci il lavoro” (sostituire a “ne*ri mangiabanane” altre etnie con loro epiteti tipici e a “rubarci il lavoro” vari tipi di reati solitamente attribuiti alle altre etnie).
      Tipico atteggiamento antivivisezionista/vegano estremista: “maledetti vivisettori/mangiacadaveri del ca**o […]”. Al posto dei puntini della parentesi quadra abbiamo l’imbarazzo della scelta; i più comuni:
      – per i “vivisettori”: “vivisezionatevi voi”, “vivisezionate i vostri figli/genitori/genitali”, “vi prenderei e vi vivisezionerei”, e così via su questi toni;
      – per i “mangiacadaveri”: “quando per colpa della carne che avete mangiato vi verrà un cancro io riderò”, “spero vi venga un cancro (inserire varie parti anatomiche)”, e simili;
      – per entrambi: auguri di punizioni divine/karmiche, auguri di malattia, ecc.
      Aggiungiamo inoltre le minacce di violenza fisica e le azioni dei membri della cellula terroristica ALF volte proprio a punire chi fa uso di animali (vedi auto dei ricercatori incendiate) che non mi sembrano molto diverse da chi organizza squadre per malmenare dei poveri immigrati o anche omosessuali (non citati finora da me, ma comunque oggetto di quella particolare forma di xenofobia che è l’omofobia).
      Direi che anche in questo caso l’analogia è valida e per nulla forzata o abnorme.
      P.S.: non c’entra molto l’accostamento ai vegani, visto che non si parla di cibo qui, ma visto che spesso le due caratteristiche coincidono ho ritenuto opportuno citarli.

      L’ultima frase è volutamente provocatoria, nonché dettata molto probabilmente anche dalla stanchezza di sentirsi sottoporre sempre le stesse argomentazioni: ho visto perdere la pazienza anche ad OI recentemente per colpa delle stesse opposizioni trite e ritrite, e lui è sempre stato il più diplomatico dei gestori del blog e della pagina facebook, se consideriamo che MV è sempre stato il più irascibile e meno diplomatico (nel senso che si esprime sempre senza mezzi termini) direi che la sua reazione è stata fin troppo pacata 😀

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  6. grammaticalmente..senza commentare il resto..
    permettimi di citarti..
    secondo la tua stessa argomentazione “È considerata Sperimentazione Animale la totalità degli esperimenti condotti sugli animali”.”…”La Vivisezione non è che un sottoinsieme della Sperimentazione Animale.”
    quindi, s.a. è l’insieme e la vivisezione un (attuale e concreto) sottoinsieme..
    quindi perchè sprecare una pagina di questo sito visto che si tratta della logica di tutti i dizionari dei sinonimi e contrari..?
    SONO SINONIMI..che ti piaccia o no..sempre che chi prepara tali dizionari non sia un maledettissimo animalisti,ignoranti,o un ricercatore,medico scienziato inetto,ecc e tutte le solite “paroline affettuose” ridondanti in questo sito..

    😉

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  7. x Andrea..
    a parte che ci sono anche maschietti votati all’antico mestiere..
    devo essere sincera e dirti che la metafora mi piace..perchè il meretricio purtroppo può essere anche ideale..e,sinceramente,è solo quello,molto più vasto,subdolo e mascherato,che mi turba..chi svende la propria testa e la propria scienza,travestendosi con ideali politicamente corretti, per bassi fini…remunerativi..
    chissà perchè mi vengono in mente certi progettini di ricerca..

    😉

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    • Bla, bla, bla. Un bla bla bla infinito per dribblare il punto della situazione. Ogni tuo commento è così. Il meretricio ideale più grande? Quello della Brambilla, che lotta contro GH poi si intasca 500mila euro datile per gestire il canile affidatole che risulta essere fatiscente: pessimo sia per i cani che per i volontari, che lotta contro lo sfruttamento degli animali nei laboratori e poi possiede una ditta che confeziona salmoni per venderli ai consumatori. Chi vuole fare ricerca senza animali può, può fare obiezione di coscienza: ogni laboratorio deve dare per legge la possibilità a chi vi lavora di non usare gli animali.

      P.S.: dire che “vivisezione” è sinonimo di “sperimentazione animale” è come dire che “utilitaria” o “berlina” sono sinonimi di “automobile”, “naked” o “supermotard” sono sinonimi di “motocicletta”, “caccia” o “charter” sono sinonimi di “aeroplano”. Se mi dici “utilitaria” penso a una Punto o una Panda, mentre se mi dici “auto” penso alla Punto, ma anche alla Serie 3 e alla Ferrari 599 che sono auto molto diverse dalla Punto. Se mi dici “naked” penso alla Monster o alla Hornet, se mi dici “moto” penso anche alla R1, alla Hypermotard e alla K1300 GT. Se mi dici “caccia” penso all’F-14 Tomcat e al Tornado, se mi dici “aereo” penso anche al B2, al 747 e ai piccoli Cessna. Sono differenze sostanziali ed importanti. “Sottoinsieme” è diverso da “sinonimo”. Prova a dire a un matematico che puoi usare un sottoinsieme per indicare quello che lo contiene.

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  8. fonte: http://www.indifesadellasperimentazioneanimale.blogspot.it

    Chi siamo

    Noi, Marco Vinci, Alberto Ferrari, Andrea Farseca, Mauro Toffanin ed altri baldi, giovani e forti virgulti dell’italico seme abbiamo unito le nostre forze per fondare il Fronte di Resistenza Razionalista. Noi, fieri e pugnaci difensori della Ragione, armati solo delle nostre intelligenze e delle nostre ardite invettive, lottiamo contro il Fronte Oscurantista dell’Animalismo Vegano. Ancorché laureandi e neolaureati in scienze biologiche, neurobiologiche e informatiche possediamo lo scibile necessario per spezzare le reni ad ogni opinione contraria alla nostra e, armati della nostra fede incrollabile nella Scienza e nel Progresso, ci scagliamo come un sol uomo contro il nostro nemico: il vegano fricchettone patosensibile.
    Certo, è dura per noi vivacchiare da sfigati in un’Italia che stenta a riconoscere il nostro Genio e la nostra Cultura, un’Italia che non capisce l’importanza storica della nostra Missione e che invece continua ad ignorarci e a dare ascolto alla marea crescente dell’animalismo antiscientifico. E così ci costringe a moltiplicare i nostri siti, i nostri blog e le nostre pagine facebook, nella speranza che qualcuno ci caghi. Ahi, triste destino il nostro, di veder affondare il Belpaese nelle sabbie mobili del Medioevo cui lo vogliono costringere coloro che per il loro amore degli animali si oppongono alla marcia trionfale della Scienza e del Progresso!

    La nostra visione del mondo

    La nostra visione del mondo è semplice, talmente semplice che solo gli animalisti possono essere così stupidi da non capirla. La spieghiamo qui per l’ennesima volta nella speranza, vana, che anche loro possano finalmente comprenderla e prostrarsi di fronte a noi in adorazione.

    Dunque. Noi dividiamo il mondo in due categorie: il Bene e il Male. Si tratta di categorie profondamente scientifiche che abbiamo appreso dalla lunga tradizione epistemologica che da Parmenide, attraverso gli Gnostici e i Catari, arriva fino a noi. Dopo aver operato questa distinzione facciamo rientrare nella prima categoria le persone che sono a favore della sperimentazione animale e nella seconda le persone che hanno dubbi sulla legittimità etica e scientifica della sperimentazione animale. A questo punto è chiaro che i primi sono persone per bene, serie, intelligenti, razionali, raffinate, mentre gli altri sono dei malfattori, gente in malafede, stupida, irrazionale e ottusa. Facile no? Solo gli animalisti possono non essere d’accordo.

    Le nostre armi

    Da quanto precede è evidente come l’antispecismo sia una teoria talmente sciocca che non ha bisogno di alcuna confutazione. D’altronde, noi non ne capiamo nulla, abbiamo letto qualche svogliata pagina degli autori antispecisti e viviamo sereni così. Perché perdere il nostro prezioso tempo per demolire ciò che non ha bisogno di essere confutato? Per questo noi abbiamo scovato l’argomento definitivo per tappare la bocca per sempre ai nostri odiati nemici: li insultiamo.

    Infatti, avendo noi diviso il mondo in Buoni (noi) e Cattivi (gli animalisti), possiamo saltare la noiosa fase del confronto razionale e dedicarci alla nostra attività di allegra demolizione dell’avversario escrementizio. Se la persona che vogliamo attaccare, per esempio, non è un fricchettone scemo noi semplicemente ignoriamo quello che dice e lo accusiamo di immaginarsi la natura come l’idillio degli animali Disney. Se la persona che ci obietta qualcosa è colto e argomenta in modo articolato, noi lo consideriamo alla stregua dei tanti animalisti ignoranti e urlatori che vorrebbero “vivisezionare i pedofili”. Va da sé che ovviamente tutti coloro che ci sostengono sono persone Buone, Razionali e Corrette anche se odiano in modo forsennato gli animalisti e sbavano al solo sentir parlare di compassione e non sono capaci di mettere due parole in fila senza usare insulti come segni di interpunzione. Inoltre, accusiamo gli animalisti di usare delle immagini decontestualizzate per screditare la vivisezione o per creare un’immagine idillica della natura in modo emotivo e non razionale…ma ovviamente noi ci permettiamo il lusso di usare immagini di bambini che, si sa, fanno molto “tenerezza” e ci permettono di guadagnare punti a buon mercato grazie alle menti lobotomizzate da Maria De Filippi.

    A parte queste raffinatezze, la nostra arguta strategia offensiva consiste principalmente nell’infiltrarci in tutti i luoghi di discussione di animalisti, antispecisti, liberazionisti, vegani, vegetariani, zoofili e affini (non capiamo la differenza tra di loro ma poiché rientrano tutti nella categoria del Male è ovvio che non ha importanza soffermarsi sui dettagli) e metterci a scrivere che sono degli idioti o qualcosa di simile. Quando loro provano a risponderci chiedendoci di argomentare noi semplicemente rispondiamo che non sono degni delle nostre risposte e continuiamo a insultarli. Se poi ci bannano come troll andiamo in giro a piangere che ci hanno “censurato”, così l’abbiamo sempre vinta noi. Avete presente il bambino odioso che da piccoli vi picchiava e quando voi reagivate andava dalla maestra ad accusarvi di averlo colpito? Ecco, siamo un po’ così. Siamo il vostro incubo peggiore.

    L’arma-distruzione-di-Mondo

    Certo, abbiamo elaborato anche armi più raffinate per darci l’aria di intellettuali che guardano dall’alto in basso questa canea di gente senza cervello. Ad esempio, poiché noi siamo delle Grandi Menti Scientifiche, anche se il mondo ancora ci reputa delle nullità, abbiamo deciso di puntare tutto sulle quattro cose in croce che sappiamo e considerarle verità assolute, così che chi prova a metterle in discussione, oltre ad essere una persona-Male, sarà anche una persona-Irrazionale (e questo a prescindere dal fatto che noi la discussione non gliela concediamo, mica siamo scemi come loro!). Noi siamo biologi e neurobiologi, mica pizza e fichi, studiamo la NATURA, quella Vera, quella Scientifica, mica le fantasie di questi animalisti da quattro soldi. Ecco allora l’argomento definitivo, l’arma-distruzione-di-Mondo: noi abbelliamo la nostra posizione con la parola magica “Scienza”, così chiunque ci contraddice è un Religioso mascherato (o, al massimo, un figlio dei fiori fuori tempo massimo, un ritardato new age ecc.). La nostra battaglia del Bene contro il Male allora diventa la Gigantomachia della Scienza e della Religione in cui noi giochiamo la parte degli Illuministi e chi non la pensa come noi è un Prete. Abbiamo le pezze al culo, sì, ma siamo furbi.

    Il mondo com’è (cioè come lo vediamo noi)

    Grazie alla nostra arma possiamo parlare di qualsiasi argomento senza saperne nulla, perché l’unica cosa che ci interessa sono le quattro scemeneze che abbiamo imparato all’Università (o leggiucchiato da auto-didatti) e che quindi sono, per definizione, la Verità Assoluta. La formula magica grazie alla quale sgominiamo il mondo dell’animalismo è infatti “Selezione Naturale”. Ci parlate di Etica? Vi facciamo una pernacchia e vi diciamo: Selezione Naturale! Ci parlate di ontologia? Scoreggiamo allegramente e vi diciamo: Selezione Naturale! Ci parlate di politica? Vi ruttiamo in faccia: Selezione Naturale!

    Al suono di queste dolci parole il mondo dell’illusione animalista trema, le nubi si diradano e il Sole della Scienza e del Bene dissipa ogni dubbio. Grazie alla Selezione Naturale si può infatti spiegare tutto: dal comportamento morale al colore dei calzini che porti, dunque perché perdersi in chiacchiere e sofisticherie da filosofi? Siamo stati selezionati geneticamente per mangiare e torturare animali, quindi è giusto farlo. Anzi non è nemmeno “giusto” perché la morale è solo un’illusione religiosa, l’unica vera certezza è la Scienza (cioè quello che NOI diciamo essere Scienza). Ed ecco allora che noi possiamo dire che l’animalismo, opponendosi moralmente alla tortura degli animali, è senza senso perché non esiste la morale ma solo la Scienza e la Scienza (cioè quello che NOI diciamo essere Scienza) ha già emesso il suo verdetto: siamo stati selezionati geneticamente per fare questo dunque non possiamo né dobbiamo opporci, altrimenti mettiamo a repentaglio il futuro della specie!

    Ah, com’è duro vedere il mondo noncurante di tanto pericolo, cedere alle lusinghe animaliste mentre i nostri strali rimangono inascoltati. E tanto più cerchiamo di avvertire il mondo del pericolo che corre (con titoli leggerissimamente enfatici tipo “Dobbiamo fermarli prima che sia troppo tardi!”), gonfiando il nostro Ego di scienziati-ranocchio, tanto più il pubblico ci ignora e ci nega il bacio che potrebbe trasformarci in Principi Redentori…perché? Perché nessuno ci ascolta? Perché più pagine apriamo per insultare gli animalisti-antispecisti-vegani-vegetariani-liberazionisti-zoofili più la gente ci ignora?

    Noi nazi-darwinisti del Terzo Millennio

    Certo, se quello che pensiamo sulla Natura fosse vero, allora saremmo stati selezionati geneticamente anche per massacrarci a vicenda, per opprimere le donne e per sfruttare i nostri simili. Infatti per noi tutto questo è vero e non ha assolutamente senso opporvisi. La Natura e la Scienza sono la nostra Legge. Sarà per questo che la nostra visione del mondo ha poco appeal presso il pubblico? Ma noi non ci facciamo scoraggiare dall’insuccesso. Siamo sfigati ma abbiamo dignità. Prima o poi il mondo capirà che se vuole sopravvivere non deve credere alle menate di chi predica la non-violenza, la solidarietà universale e l’empatia, ma deve rassegnarsi a buttare giù la nostra ricetta per un mondo migliore, cioè un mondo-così-com’è: la violenza è naturale, l’oppressione è naturale, l’empatia è solo un fenomeno marginale. Questa è la Verità Eterna della Scienza e noi nazi-darwinisti del Terzo Millennio siamo qui per farvi aprire gli occhi e per farvela tracannare a forza se non lo volete. È inutile lottare contro il migliore dei mondi possibili. Sarete assimilati. Amen.

    Pubblicato da resistenzarazionalista

    “Grazie alla nostra arma possiamo parlare di qualsiasi argomento senza saperne nulla, perché l’unica cosa che ci interessa sono le quattro scemeneze che abbiamo imparato all’Università (o leggiucchiato da auto-didatti) e che quindi sono, per definizione, la Verità Assoluta.”

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    • Questo sito è passibile di denuncia per violazione della privacy degli amministratori che desiderano mantenere il loro anonimato.

      E quel che è certo è che se le loro parole non dessero fastidio ai cazzari che li vogliono ostacolare in ogni modo nessuno l’avrebbe mai creato. Censura e diffamazione: i mezzi per ostacolare in ogni modo chi sai di non poter battere con le argomentazioni.

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      • “Censura e diffamazione: i mezzi per ostacolare in ogni modo chi sai di non poter battere con le argomentazioni.”

        …stai parlando a te stesso…Ciao!

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      • A me stesso? A ME STESSO? Da quando sbugiardare le cavolate altrui PORTANDO DATI E TESTIMONIANZE è uguale a diffamare? Fatti un giro sulle pagine antivivisezioniste su facebook e guarda quanto dura il più educato dei commenti pro-SA, giusto finché un amministratore non se ne accorge. E guarda il tenore dei commenti che vengono “censurati” su “A Favore Della Sperimentazione Animale”.
        Poverina, vedi la pagliuzza nell’occhio degli altri ma non la trave nel tuo. Come ogni animalista del resto.

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      • Il blog non è mio. Compare ai primi posti dei più noti motori di ricerca digitando “difesasperimentazioneanimale resistenza razionalista”. Ciao!

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      • Sì. Insomma. Non sei riuscita a convertirli, quindi, dopo adequata frignata, hai trovato, quale porto sicuro, l’ennesimo blog che tenta lo sputtanamento.

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    • x resistenza razionalista and friends:

      mmhh..prima mi scrivi ..”Ti ho detto di non tenere il caps lock inserito quando scrivi, perché equivale a urlare ed è maleducazione…
      ..e poi definisci i commenti degli altri “cazzate”…
      mammamia..vedo che c’è la stessa strana e discutibile logica proprio in ogni argomentazione…almeno su questo siete coerenti..
      😉
      ..prima di lasciare questo strambo ma divertente sito mi chiedevo se oltre all’ “antianimalismo feticista”,al maschilismo,all’esercizio estremo del sofismo,e altre belle cosette che si evincono dalle vostre parole (che offendono una parte dei vostri stessi lettori..) mi chiedevo se avete anche un saluto particolare ed una divisa..
      cordiali saluti
      😉

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    • Mi chiedo da dove prenda, Claudia, le sue conoscenze validissime che pongono le sue argomentazioni (?) al di sopra di quelle degli autori di questo blog. Secondo lei, aver studiato argomenti scientifici non è sufficiente per poter parlare con cognizione di causa di metodologia scientifica? Arriva perfino a criticare l’apprendimento “da autodidatti”. Lei non ha formato le proprie opinioni leggendo libri e siti internet? Si è forse laureata in Veganesimo e Animalismo Applicati? Ah no, dimenticavo: anche le lauree non servono a nulla. E’ palese,a questo punto, che la sua conoscenza è valida perché viene direttamente da dio. Abbiamo una profetessa fra noi!

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      • Lasci perdere; io sono una buzzurra primitiva ignorante, una persona di merda, animalara cazzara, culo, merda, carta igienica in dotazione quale corredo intellettuale (definizioni tra le più “carine” riservatemi dai suoi amichetti pseudo-scienziati – la razza superiore -)…contento Mente Suprema? Se non si offendesse continuamente chi ha espresso unicamente il proprio pensiero, senza MAI insultare (legga il mio primo intervento qui e altrove) si potrebbe pure confrontarsi civilmente…è chiaro che ogni causa dia origine ad un effetto. O Lei è abituato a subire passivamente volgarità ed insinuazioni triviali e scurrili senza fiatare? Peccato; aveva iniziato bene, poi anche Lei è stato colto dal morbo del facile (puerile) sarcasmo, al quale non posso rispondere se non sullo stesso piano: profetessa è riduttivo, preferisco Messia (definizione già attribuitami, le è sfuggita?), che rende meglio l’idea. Ci vediamo presto nei miei “viaggi sciamanici”; verrò a trovarLa presto e Le invierò un sacco di energia negativa…abracadabra…

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      • Non so se sei una “buzzurra primitiva ignorante, una persona di merda, animalara cazzara, culo, merda, carta igienica in dotazione quale corredo intellettuale (definizioni tra le più “carine” riservatemi dai suoi amichetti pseudo-scienziati – la razza superiore -)”, sicuramente in questi mesi ti vidi copincollare in maniera autistica ogni tua argomentazione che rasentasse il legittimo. Io penso che ciò non sia il corrispettivo internettiano di urlare comizi in macelleria e che, se proprio devi far parlare qualcun altro, sia ridicolo farlo per interposta persona. La cosa mi fa pensare che tu ritenga di avere qualche guadagno o gratificazione o che qualcuno ti ricorderà per tutti gli “atti eroici” che stai compiendo: spero di sbagliarmi sul tuo conto, però ritengo che sia il posto sbagliato per fare apostolato ed evangelizzazione. E questi sì, sono termini che descrivono esattamente ciò che fai: in che altro modo altrimenti si dovrebbe descrivere, rispondere alle parole con la Parola?

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    • Ecco cosa succede a non avere argomentazioni (scientifiche) valide per confutare delle tesi: si inizia con affermare opinioni personali, argomentarle scarsamente con articoli risalenti a più di 20-25 anni fa (molti dei quali oggi confutati), poi con articoli recenti che contengono “animal research” o “thalidomide” nel titolo e che in realtà hanno contenuti che confutano la propria tesi. Quindi si ricorre alla giustificazione “siamo in democrazia, posso esprimere liberamente le mie opinioni”, e viene educatamente fatto notare che la conoscenza non è un’opinione (la parola “rene” non può essere usata per indicare il fegato) e che in ambito scientifico un’opinione campata per aria o a sfondo religioso/morale è un inutile spreco di tempo; di conseguenza, si finisce con lo sberleffo e l’insulto, con la creazione di pagine a indirizzo simile fuorvianti e l’intento della pubblica derisione. Il problema è proprio questo: a troppa gente oggi non importa di nulla della realtà, importa solo di ciò che fa piacere sentirsi dire. Se fossi un animalista con un minimo di apertura mentale, avrei piacere nel sentire che relativamente pochi animali muoiono durante la sperimentazione (se si considera gli animali su cui è stata fatta sperimentazione, che poi vengono controllati e riadattati al proprio habitat il numero è piccolo [so che come fonte SuperQuark non è il massimo dell’autorità, ma l’opinione me la sono formata anche grazie alla puntata di un paio di settimane fa]), e soprattutto che siano utilizzati per la cura di pazienti con malattie veramente gravi, di specie sia umana che animale; avrei dispiacere per gli esemplari morti (sia umani malati che animali con patologia indotta o mutati per il gene-malattia), ma pensare che grazie al loro utilizzo non ne moriranno più per la STESSA CAUSA o ne moriranno comunque molti di meno mi rinfrancherebbe. Se poi non avessi competenze nel settore, mi terrei fuori da ogni discorso, in quanto nonostante le giornate passate a cercare informazioni contro la SA mi verrebbe demolita dalla gente a favore con un minimo di competenza (ovviamente non parlo di voi admin, che da quanto leggo ne possedete parecchia di competenza, ma di gente come me [sono laureando in Biotech] che ancora non ci lavora direttamente). Il tutto mi toglierebbe l’imbarazzo di postare boiate, l’umiliazione dalla confutazione razionale di quello che ho postato e mi darebbe più tempo libero per me stesso o per approfondire ciò che è di MIA competenza: non sarebbe ignavia, ma applicazione della mia passione in un ambito che mi piace.
      Io non mi ritengo ancora del settore in senso stretto, ma sto studiando anche per diventarlo.
      Continuate così ragazzi!

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  9. ultimissima e poi non perdo più tempo..perchè parlate di privacy e querele?
    Se foste in buona fede,rispettosi, preparati nelle materie di cui parlate (o cercate di farlo tra un insulto e un dribbling),convinti ed orgogliosi di ciò che scrivete dovreste firmarvi per prendervi il “merito” del vostro sito,no?
    mah..

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    • Perché gli ALF se sono così sicuri di agire correttamente vanno a fare le loro “missioni” e si fotografano sempre a volto coperto?
      Per la cronaca persone del genere sono il motivo per cui non rivelano le loro identità, perché gli intolleranti siamo noi, ma chi compie attentati caso strano sono gli “animalisti”.
      Tu sei l’ultima persona a poter parlare di dribbling cassandra: ti ho smontato in almeno 10 commenti diversi e tu non hai mai e poi mai ribattuto a quello che ti dicevo, tiravi fuori sempre altro.

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      • si si..tu e la tua sparuta squadra di calciatori avete ragione,ok?..
        siete bravissimi,bellissimi,dolcissimi,educatissimi,intelligentissimi..
        ciao
        uso il mio tempo su siti più seri,costruttivi,e democratici…
        dove la memoria di mio zio morto di cancro (e tutti quelli come lui) non viene continuamente insultata..buona caccia di animalisti..io vado a caccia di scienza..(vera)
        ciao

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      • Curioso che tu senta offesa la memoria di tuo zio da chi cerca di curare il cancro, piuttosto che da chi vorrebbe fermare la ricerca scientifica. D’altro canto, se le persone fossero razionali e coerenti non ci sarebbe bisogno di siti come questo.

        [OI]

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      • @cassandra: perchè tanta rabbia? è solo uno scambio d’opinione. ho visitato e commentato su siti animalisti, l’insulto meno offensivo è stato: muori in atroci sofferenze.
        tutto perchè lavoro in struttura sanitaria privata, questa è la mia grave colpa?
        e mi ripeto: voi animalisti non siete immortali!
        e infine ti chiedo: perchè istigare alla violenza le persone? pensi alle conseguenze di questi atti illegali?
        spero in una tua risposta….

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  10. Scusate, ma con quale tipologia di utenti riuscite a dialogare con soddisfazione ?
    I contrari alla SA sono “animalari” deficenti e ignoranti, la Lav inaffidabile, chi espone le proprie idee puerile. Penso che dalle vostre parti cominci a serpeggiare un po’ di preoccupazione sulla diffusione di certe argomentazioni.
    Vere o false che siano, la realtà è che se ne parla (e tanto) e mai come adesso anche la comunità scientifica si ritrova a dar conto di quello che fa ai non addetti ai lavori, che hanno la libertà di farsi l’idea che preferiscono e, quindi, fare le scelte che sentono piu’ affini alla propria sensibilità. Forse il punto è proprio questo, dover dare conto del proprio sapere ad una massa di stupidi che non capiscono nulla e hanno contribuito ad accendere i riflettori su un settore in cui si è sempre fatto chissà che, lontano da occhi indiscreti.
    Gli estremismi verbali sono facili quando si fanno digitando su una tastiera……..

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  11. OI ha scritto:
    “D’altro canto, se le persone fossero razionali e coerenti non ci sarebbe bisogno di siti come questo”.

    Oltre ad essere intelligente e candidato al premio Nobel per la modestia, è anche sporadico missionario al servizio della comunità piu’ bisognosa.
    Grazie a nome di tutto l’ 86% di Italiani irrazionali e incoerenti.

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  12. L uomo non obbedisce alle leggi, le crea? Voi siete fuori..vi arrogate il diritto di sperimentare, solo perchè vi definite “razzia più evoluta e superiore”? bene ribadisco…fatele sugli esseri umani le sperimentazioni non sarebbe anche più attinente? Facile prendersela con “esseri inferiori”facilmente ingabbiabili e gestibili..soprattutto senza sensi di colpa in quanto considerati tali

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  13. Mah, non mi sentirei neanche di dire che la vivisezione è un sottoinsieme proprio della sperimentazione animale, anche le operazioni chirurgiche sono sezioni in vivo.

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  14. mmhhh…termine “animalaro” riportato nei dizionari??

    piccolo inciso sulle “identità svelate”:visto che non si tratta di premi Nobel perchè loro sono attendibili?e se loro sono attendibili in quanto hanno basi scientifiche,perchè non sono (almeno in questo sito) ritenuti attendibili altre persone con simili basi scientifiche,che mettono in evidenza limiti ed errori della S.A.?
    LA Dr.ssa Penco per esempio,non solo è laureata, è anche ricercatrice e per di più malata quindi,secondo me,antepone la ricerca delle cure UMANE vere,alla collezione di fantasiose pubblicazioni e i remunerativi progetti infiniti basati sulla S.A.

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  15. Nelle situazioni tocca trovarcisi… quindi mi rivolgo agli anti-SA.

    Immaginate “finalmente” di avere raggiunto il vostro obiettivo: niente piú SA.

    Adesso immaginatevi che a vostro figlio sia diagnosticata una malattia molto grave per cui non esiste ancora una cura, ma per cui sono in atto varie ricerche. Avete 2 possibilità: 1) lasciare che muoia della sua malattia, 2) dargli un farmaco non testato su animali, senza sapere se lo ucciderà oppure no. Nello scegliere, per favore, tenete conto che le probabilitá di effetti negativi, quando non si conosce una molecola (cioè agli inizi) è molto alta.

    Cosa fareste?

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  16. Leggendo il vostro forum mi chiedevo perchè per mettere a tacere gli “animalari” non faceste riferimento a grandi scoperte in campo medico. Ora capisco.

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  17. Francamente non i fossilizzerei sui termini e la smetterei di tirare in ballo la faccenda del termine VIVISEZIONE al posto di SPERIMENTAZIONE ANIMALE.

    La lingua cambia e si adatta. Non ricordo più quale, ma su un vocabolario, alla voce vivisezione, avevo anche la definizione propria della sperimentazione animale.

    Se un termine, per la stragrande maggioranza delle persone significa una cosa, ha poco senso opporsi: il significato è quello punto e basta.
    Il termine Vivisezione ormai è usato come sinonimo di Sperimentazione Animale

    Guardate ad esempio la parola HACKER: universalmente tutti la associano a qualcosa di malevolo,
    Hacker è un individuo che diffonde virus informatici, viola sistemi, ruba password, compie truffe bancarie online e cose del genere.
    Vallo a spiegare che in realtà hacker, in origine, significava “smanettone”.quando la stragrande maggioranza della gente ormai gli associa un significato da criminale informatico.
    Se in un articolo, o in un discorso, usassi la parola HACKER volendo indicare uno smanettone, i miei interlocutori capirebbero tutt’altro.

    Il termine Hacker, così come Vivisezione, ormai hanno un significato diverso da quello originale e noi tutti non ci possiamo fare nulla.
    Usare questi termini volendo forzatamente attribuirgli il loro significato originale rischierebbe seriamente delle incomprensioni.

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  18. Pingback: Sperimentazione animale: in Italia si preferisce uccidere la ricerca piuttosto che i topi da laboratorio - Italia che Raglia

  19. Una soluzione che metterebbe tutti d’accordo, sarebbe fare certi esperimenti su assassini e pedofili!
    Dopo che hanno distrutto e rovinato vite, impiegare appunto le loro vite per salvarne altre, riporterebbe l’equilibrio e gli animali verrebbero lasciati in pace come vogliono gli animalisti…

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  20. L’articolo contiene una serie di sciocchezze incredibili. Se la sperimentazione animale fosse “la totalità degli esperimenti condotti sugli animali che comprende anche esperimenti di mera osservazione etologica” se ne dedurrebbe che una persona che osservasse due cani giocare in un parco per comprenderne la comunicazione sarebbe uno “sperimentatore animale”. Naturalmente, non è così. Infatti: “La s.a. comprende osservazioni che non contemplano alcun intervento sull’organismo della cavia studiata, come ad esempio la serie di esperimenti comportamentali svolti per mezzo della celebre gabbia di Skinner” è una grossa menzogna. I meccanismi di rinforzo positivo negativo, originati come spin off dalle gabbie, sono basati tradizionalmente sulla somministrazione di scosse elettriche.
    Mentre riesce difficile pensare che la comunità scientifica non sia in grado di trovare dei distinguo capaci di dipanare questa ambiguità lessicale, sembra molto più probabile che chi punta ad assimilare l’osservazione etologica di un cane nella propria casa e la somministrazione di scariche elettriche a chi non risolve un quesito, tenti solo di mimetizzare la propria attività con altre più confessabili.
    Ed è evidente che persone con un normale sviluppo psicologico (altro che “animalisti” )deprecano tanto la somministrazione di scariche elettriche punitive, quanto il blocco di una arteria per “simulare” un ictus, tanto l’annegare qualcuno quanto il bruciarlo per studiare le ustioni.
    Pertanto sotto questo profilo la lingua “parlata” non fa altro che risolvere un fondamentale distinguo tra attività crudeli ed attività che non lo sono; cosa che il lessico specialistico (meglio “corporativo”) non sa (o non vuole) risolvere.

    Si sostiene inoltre che “chiamare la sperimentazione animale “vivisezione”, equivale a rivolgersi alle donne chiamandole “prostitute”. Si tratta ancora di una colossale forzatura in quanto, mentre TUTTE le azioni che costituiscono s.a. (a cominciare dalla detenzione forzata, terminando con l’uccisione) sono in sé giudicate negative da una persona con un normale sviluppo psicologico, non vi è alcuna connotazione negativa nell’essere “donna”. Pertanto in tale esempio si confrontano scorrettamente due insiemi formati l’uno da due sottoinsiemi entrambi negativi (vivisezione/s.a.), il secondo da un sottoinsieme neutro (donna) e uno che le convenzioni definiscono negativo (prostituta).

    Queste gravi tare nel ragionamento proposto già dovrebbero far rabbrividire, tenuto conto che gli autori si definiscono “razionalisti”.

    Ma veniamo alla questione lessicale vivisezione/s.a. Si potrebbe troncare la questione aprendo un vocabolario (che sul lessico è la fonte più autorevole) e osservando che i due termini vengono senza eccezioni considerati sinonimi. Ma cerchiamo invece di ragionare, anzichè affidarci ad “esperti”. Chi scrive sostiene che la vivisezione è solo una parte della s.a., la più cruda. Mentre invece tutto il resto è sostanzialmente lindo, rispettoso e a norma di legge. Pertanto, concludono, l’uso del termine “vivisezione” serve ad alimentare l’emotività del pubblico, associando agli esperimenti immagini sanguinolente e chirurgiche in realtà residuali.
    Apriamo però il “journal of the experimental analysis of behavior” e leggiamo cos’è la “sperimentazione animale”: “a tre scimmie venne rasata la coda. Coda e zampe furono legate ad elettrodi. Le scimmie vennero immobilizzate su una sedia di contenzione. Esse vennero quindi sottoposte a due punizioni differenti: 1- una scossa elettrica alle zampe di 8 secondi, che potevano evitare premendo un bottone; 2- una scossa elettrica fortissima alla coda che raggiungeva le scimmie al nono secondo, qualora il bottone fosse stato premuto. Le scimmie impararono pertanto a sopportare la scossa lunga e debole, per evitare quella più intensa”.
    Ora, agli occhi di un individuo dal normale sviluppo psicologico, l’esperimento descritto (in letteratura se ne trovano migliaia, tutti simili) è più o meno raccapricciante di una dissezione? La ovvia risposta è: “identicamente”.
    Pertanto l’obiezione rivolta al termine “vivisezione” di puntare sull’emotività è infondata, in quanto se l’opinione pubblica conoscesse il contenuto del suo fratello “buono” (s.a.), non riuscirebbe a distinguerli.
    Veniamo invece all’espressione “sperimentazione animale”. Essa consta di due termini:
    – “sperimentazione”, termine che evoca il metodo scientifico, affermando che la pratica si riconduce al principio di induzione (osservare singoli casi per estrapolare la regola). Pertanto il termine evoca le garanzie di scientificità, ossia predittività degli esiti e riproducibilità del fatto.
    Ora, le obiezioni che molti medici, chimici e biologi fanno al metodo (fondate o meno non è questa la sede) sono riferite proprio a predittività e riproducibilità.
    Usando pertanto il termine “sperimentazione” si rimuovono dal campo tutte le obiezioni scientifiche, senza bisogno di affrontarle. E lo si fa con un trucco lessicale.
    – “animale”, dove questo termine viene utilizzato nel linguaggio da strada, allo scopo cioè di indicare tutte le specie animali, escluso l’uomo. L’ uso di questo termine, pertanto, si pone in stretta sinergia con la frequente litanìa “meglio un topo che tuo figlio”, suggerendo una inesistente l’alternatività tra la sperimentazione su altre specie e quella sull’uomo; rassicurando cioè il pubblico circa il rischio di essere la cavia.
    In definitiva, l’uso della parola “animale”, serve a mentire.
    In secondo luogo (ancora più grave) il fatto di utilizzare volutamente la locuzione “animale” in contrapposizione al termine “umana”, fatto che dovrebbe rimandarne i coniatori alla terza media, (che altro è l’uomo se non uno tra i milioni di specie animali), serve a propagandare nel pubblico la ignorante cesura uomo/animale, tanto utile ad un insieme di potentati economici e di poteri costituiti.
    L’uso della parola “animale”, pertanto, ottiene l’effetto di allontanare il contenuto delle azioni (bruciare, irritare, iniettare, sezionare, annegare, deprivare) dall’idea che possano essere commesse sul pubblico; cioè a rimuovere con il trucco più vecchio del mondo (“tanto lo fanno a qualcun altro”) le obiezioni etiche.

    Scegli bene le paroline “sperimentazione animale” e rimuoverai ogni ragionamento sul merito.
    In definitiva, tra le locuzioni “vivisezione” e “sperimentazione animale”, qual è la più inesatta?

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  21. Un paragone che uso spesso per cercare di spiegare l’abuso della parola vivisezione e’ questo: chiamare vivisezione la sperimentazione animale e’ come lamentarsi con trenitalia perche’ le locomotive a carbone inquinano.

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  22. Discutere con chi sa solo gridare è completamente inutile; alcuni vivono e pensano per immagini, per “emozioni”, per grida, per slogan, non sanno andare più lontani di 3 minuti, non capiscono una relazione che sia più complicata di una perfettamente lineare.
    Si chiama “ignoranza inconsapevole” e per essa non esistono farmaci di nessun tipo, omeopatie, agopunture, erbe: è incurabile.
    Per non apparire saccente anche io ci ho perso molte ore a scrivere, senza spostarli di un millimetro.

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  23. peccato…se ti fossi limitato a parlare di scienza e ricerca avresti avuto tutta e solo la mia stima,ma hai dovuto per forza mostrare che razza di persona sei,e gente come te potrebbe anche scoprire la cura per chissà quali e quante malattie e salvare centinaia di migliaia di vite ma resterebbe sempre la feccia di persona che é.per questo caro af che ti preoccupi di non rivelare la tua identità l’ho fatto io al posto tuo su alcuni siti animalisti che mai avrei pensato di frequentare,ma solo per il tempo di una fugace visita con commento rivelatore.non so se leggerai mai questo messaggio e non mi importa,volevo solo sapere di avertelo scritto.ciao rifiuto umano…

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