Cronistoria di #FLOPVIVISECTION

Facciamo un ricapitolo di ciò che sta succedendo con l’Iniziativa dei cittadini Europei intitolata #StopVivisection.

Che cos’è un Iniziativa dei cittadini Europei?

L’Iniziativa dei Cittadini Europei è uno strumento messo a disposizione dall’Unione Europea per offrire l’opportunità ai cittadini chiedere alla Commissione di promulgare atti legislativi su questioni che rientrano nelle sue competenze.
Affinché venga presa in considerazione, la petizione deve essere sottoscritta da almeno un milione di cittadini europei, di almeno sette Stati membri diversi, per ciascuno dei quali è richiesto un numero minimo di firme (proporzionale agli abitanti).

Il 25 aprile 2012 l’iniziativa dei cittadini europei Stop Vivisection è stata presentata alla Commissione Europea.

il 22 giugno 2012 Stop Vivisection è stata registrata dalla Commissione Europea.

il 26 giugno 2013 c’è stata una conferenza a Bruxelles per presentare l’iniziativa.

Le pubblicità fuorvianti del gruppo Finelco (Virgin Radio, Radio Monte Carlo, Radio 105) e di AlmoNature, la raccolta firme online senza sistema di controllo, e le proposte assurde dell’iniziativa dei cittadini europei sono raccolte in questo articolo (link

3 marzo 2015 Presentazione di STOP VIVISECTION alla Commissione con l’invio dei certificati per un totale di 1.173.131  firme certificate.

L’8 Maggio 2015 si è mobilitata la comunità scientifica: 149 organizzazioni scientifiche e 16 premi Nobel hanno firmato una petizione per mettere in guardia la commissione europea sul fatto che gli argomenti sostenuti da Stop Vivisection non sono scientifici. ( link articolo in italiano del Sole24ore Sanità)

Anche Thomas Hartung contesta StopVivisection: [il problema] “è applicare in maniera credibile la Direttiva e non eliminarla”. Ricordiamo che Thomas Hartung (direttore del CAAT: Centre for Alternative To Animal Testing) viene spesso portato dalle associazioni animaliste come qualcuno che voglia cancellare completamente l’uso degli animali in ricerca. (link articolo in inglese)

L’11 Maggio 2015, c’è stata l’audizione al parlamento europeo, Sul palco, ad argomentare le ragioni di STOP VIVISECTION,  Gianni Tamino, Claude Reiss e André Ménache. Il premio Nobel Barré-Sinoussi ha demolito platealmente gli argomenti di Stop Vivisection. (trascrizione dell’audizione in inglese, link al video della conferenza)

Buona parte dei parlamentari europei (preparatissimi) lhanno letteralmente messo in ridicolo i promotori di StopVivisection.
Gli animalisti dell’aula fischiano gli interventi dei parlamentari, il presidente dell’aula li ha rimproverati già tre volte, invitando a contenere le reazioni emotive e affrontare la questione in maniera razionale.
Reiss ha insinuato conflitti di interesse del premio Nobel Barré-Sinoussi con le case farmaceutiche, il premio Nobel ha risposto di essere un docente universitario che ha sempre fatto ricerca pubblica e non ha mai ricevuto soldi da privati, specificando che grazie agli studi che anche lei ha portato avanti ora non si può non morire di HIV…. i massimi rappresentati dell’animalismo non sono diversi dagli animalisti da tastiera, dicono le stesse cazzate complottare!
Sono intervenuti anche nostri politici italiani, meno preparati di quelli europei:
Secondo l’onorevole Caputo (Pd) “Ai ricercatori non si dovrebbe dare la possibilità di decidere quale metodo usare”. Eleonora Evi, Marco Zullo, Fabio Massimo Castaldo (M5S)  i quali sostengono che ci sia il complotto di Big Pharma dietro la sperimentazione animale, il business sulla malattia e che non si sappia cosa accade nei laboratori.

il 13 Maggio 2015 i promotori di Stop Vivisection cambiano le carte in tavola: adesso non chiedono più di “proibire la Sperimentazione Animale”.

Come prevedibile adesso vogliono:
– Che il 50% dei soldi per la ricerca vada a loro;
– Sedere al tavolo dell’UE per decidere loro;
– Che quello che è vero scientificamente non venga deciso dalle evidenze scientifiche ma in base a cosa loro vogliono che sia vero:

Il punto 4 è già obbligatorio.
Oltre che nel merito, questo scritto è errato anche nella forma: se believe è un verbo, belief il sostantivo. “Many published recent studies” non è proprio corretto; “this demands” è scorretto, si dice “these demands”… un ripassino della lingua inglese non sarebbe stato male.

FRAME

Il 19 Maggio 2015, FRAME (Fund for the Replacement of Animals in Medical Research) ente europeo per lo sviluppo dei metodi alternativi, rilascia un comunicato in cui dichiara che quanto proposto da Stop Vivisection è  “irrealistico” dato che gli animali sono necessari e non possono essere sostituiti dal vitro. (link: articolo in italiano di resoconto)

 Il 25 Maggio 2015, persino gli animalisti (quelli seri) si schierano apertamente contro Stop Vivisection: l’Intergroup on the Welfare and Conservation of Animals organizzazione riconosciuta dal parlamento europeo per il benessere e la conservazione degli animali, afferma che abrogare la direttiva 10/63/UE, come richiede Stop Vivisection, è controproducente per il benessere animali e che al contrario (cito) “non ci sarà nessun miglioramento per il benessere animale senza una migliore implementazione della Direttiva tra tutti gli stati membri”. (link)

The European Parliament's Intergroup on the Welfare and Conservation of Animals

Il 3 Giugno 2015  la Commissione deve dare una risposta ai promotori di Stop Vivisection


Come si comporterà la Commissione Europea a seguito di un’iniziativa?

Essendo un invito, la Commissione Europea può farne quello che vuole, motivando la risposta, infatti:
“La Commissione non ha l’obbligo di proporre un atto legislativo a seguito di un’iniziativa.”
Infatti questa decisione deriva da un’analisi politica del merito dell’iniziativa da parte della Commissione, e quindi non può essere oggetto neppure di una procedura di ricorso.
Un’iniziativa dei cittadini è un atto politico, nel senso che obbliga la Commissione ad esaminare con attenzione una richiesta avanzata dai cittadini, senza tuttavia imporle di darvi seguito.

Dal 2012 la Commissione europea ha ricevuto ben 51 richieste per la registrazione delle iniziative dei cittadini, ma solo 31 hanno potuto avviare la raccolta firme prevista dall’iter.
Di queste 31 iniziative – rivela la Commissione nel primo rapporto sulle iniziative dei cittadini europei – 18 si sono concluse al termine del periodo previsto per la raccolta firme (12 mesi), 10 sono state ritirate dai comitati promotori e 3 sono attualmente in corso.

Delle 18 iniziative terminate, solo tre – Right2Water, Uno di noi e Stop Vivisection – hanno raggiunto il milione di firme richiesto.  “Right2Water” e  “Uno di noi” hanno entrambe ricevuto una risposta da parte della Commissione Ue, mentre il responso a Stop Vivisection è atteso per il mese di giugno, come abbiamo già detto. 

La risposta della Commissione Europea alle iniziative  Right2water e One of Us (contro la ricerca sulle staminali embrionali) è stata negativa. (link)

Adesso non resta che aspettare fiduciosi i primi di Giugno, quando la commissione europea rigetterà questa buffonata che ha ingannato con una massiccia propaganda mistificatoria oltre un milione di cittadini europei, quasi tutti italiani.