Solo il 14% della popolazione è in grado di ragionare?

Il fatto che un’opinione sia ampiamente condivisa, non è affatto una prova che non sia completamente assurda. Anzi, considerata la stupidità della maggioranza degli uomini, è più probabile che un’opinione diffusa sia cretina anziché sensata.

Bertrand Russell

Gli animalisti lo urlano in coro e di continuo, ormai lo sanno anche i sassi: l’86%, pardon, l’86,3% (in genere si arrotonda, ma gli animalisti ci tengono a non tralasciare nemmeno la cifra dopo la virgola) della popolazione italiana è contraria alla sperimentazione animale.

Va premesso che la scienza non è democratica, nella scienza possiamo solo accettare le cose come stanno: anche se la forma piatta della Terra fosse un’opinione unanimemente condivida dall’intera umanità (come lo fu in passato), il pianeta continuerebbe a rimanere tondo.
Allo stesso modo, l’utilità della sperimentazione animale è un fatto, come è un fatto l’assenza di metodi sostitutivi, e questi fatti rimangono tali a prescindere dalle opinioni di massa.

A mio avviso, il dato dell’Eurispes rivela quanto la falsa propaganda antivivisezionista abbia influenzato (plagiato) l’opinione pubblica, per mezzo di bugie, disinformazione, slogan forvianti ma semplicistici (che ben si fissano nelle masse, e per questo le tecniche di propaganda antivivisezionista non hanno nulla da invidiare a quella nazista, come ho spiegato in questo articolo) e soprattutto immagini ad impatto emotivo che però ben poco hanno a che vedere con la vera sperimentazione animale: si tratta di immagini falsamente attribuite (operazioni chirurgiche praticate da veterinari o prelievi di sangue e vaccinazioni negli zoo) oppure del tutto false (foto di pupazzi o fotomontaggi) oppure ancora anacronistiche, ovvero di esperimenti risalenti a vent’anni fa e che non si praticano più (il ché è alquanto grave perché la gente vorrebbe abolire la sperimentazione animale moderna in base all’immagini di quella passata che è già stata regolamentata).

La seguente è una figura emblematica della falsa propaganda che circola per la rete.

In versione da noi sbugiardata:



Ma vediamo nello specifico come si è espresso il campione statistico:

Più dei quattro quinti degli intervistati, l’86,3%, si schiera contro la vivisezione, sostenendo che il rispetto per gli animali sia di gran lunga superiore ai vantaggi e agli eventuali benefici che l’uomo potrebbe trarre dallo sperimentare su altri esseri viventi […] Soltanto il 3,1% dichiara di essere vegetariano.

[fonte: Eurispes]

Sarò onesto, questa secondo me è schizofrenia bella e buona: l’86% asserisce che “il rispetto per gli animali sia di gran lunga superiore ai benefici dell’uomo” ma solo il 3% è vegetariano?! Ma come?!

Il consumo di carne non è essenziale per la vita umana, la sperimentazione animale invece si… di cosa fareste a meno: di un farmaco che vi salva la vita in caso di malattia, oppure di una fettina di carne quando siete in salute? Quale delle due cose è più importante?

Inoltre, gli animali impiegati nell’alimentazione umana, quali suini, bovini, ovini, hanno uno sviluppo nervoso maggiore – quindi in grado di percepire di più la sofferenza – rispetto a quelli generalmente impiegati nella sperimentazione animale (quasi il 90% delle cavie da laboratorio sono topi e ratti).

Asserire “il rispetto per gli animali è di gran lunga superiore ai vantaggi e agli eventuali benefici che l’uomo potrebbe trarre dallo sperimentare su altri esseri viventi” implica che, in caso di malattia grave si è pronti a rifiutare le cure (tutte sviluppate per mezzo della sperimentazione animale)…

Se davvero l’86% della popolazione si comportasse coerentemente in tale maniera, non ci sarebbe nemmeno il bisogno di abolire per legge la sperimentazione animale, in quanto le case farmaceutiche fallirebbero per via del crollo delle vendite.
È evidente che quell’86% è costituito da consumatori di farmaci!

Dunque possiamo tranquillamente affermare che quel dato dell’86%, se fosse vero, sarebbe una misura di incoerenza ed efficace disinformazione antivivisezionista. Non certo di un effettivo consenso ed appoggio razionale e ponderato alle cause anti-sperimentazione.


[MV]

PS: la proposizione: “il rispetto per gli animali è di gran lunga superiore ai vantaggi e agli eventuali benefici che l’uomo potrebbe trarre dallo sperimentare su altri esseri viventi” indica che esclusivamente gli Animali sono considerati esseri viventi, mentre Piante, Funghi, Protisti, Batteri ed Archea non vengono inclusi in tale classificazione.